La Nuova Sardegna

Il dolore degli amici: vivevano in simbiosi 

di Barbara Mastino
Il dolore degli amici: vivevano in simbiosi 

Buddusò, il sindaco annuncia il lutto cittadino per i funerali. La data sarà fissata dopo l’autopsia

03 luglio 2017
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BUDDUSÒ. Un dolore e uno sconcerto sentiti, sinceri, tutt’altro che retorici avvolgono da ieri la comunità di Buddusò, profondamente scossa dalla tragica morte della giovanissima Sara Palimodde. Una ragazza giovane e volenterosa, che dopo gli studi all’istituto alberghiero era già entrata nel mondo del lavoro e si dava da fare per costruirsi un futuro insieme all’amato fidanzato Gianluca al quale era legata da cinque anni. Un amore di quelli veri, una «simbiosi» la definisce chi li conosceva bene. Una simbiosi che purtroppo li ha uniti anche l’ultimo giorno. L’intera comunità ora non può far altro che piangere Sara e stringersi intorno al dolore delle sorelline, della mamma Maria e del babbo Mario, che proprio sabato sera era impegnato nell’organizzazione della festa di San Pietro organizzata dal fedales del 1967. Una sagra che alla fine si è svolta ugualmente, seppur in un tono decisamente dimesso, perché quando in paese è giunta la notizia dell’incidente di Sara la macchina organizzativa era già completamente avviata e tante persone, provenienti da ogni parte dell’isola, erano già pronte ad assaggiare la carne di vitello precedentemente preparata che già fumava sui banchi della festa.

Ben pochi sorrisi, però, si sono visti sabato sera in piazza, dove regnavano il dolore e la tristezza per una giovanissima vita spezzata, dove ci si interrogava su come fosse potuta accadere una simile tragedia e ci si chiedeva come stessero il fidanzato Gianluca, che si trovava alla guida dell’auto, e l’amico Giuseppe che era con loro in auto mentre, presumibilmente, tornavano in paese proprio per partecipare alla festa.

Ci sarà tempo per darsi risposte, che non saranno mai sufficienti a fare in modo che un dolore così grande sia metabolizzato né mai superato. Nel frattempo si attendono anche le risultanze della perizia autoptica disposta dal magistrato di Sassari, solo dopo la quale si potranno fissare la data e l’ora del funerale, nel corso del quale sarà proclamato, come ha già annunciato il sindaco Giovanni Antonio Satta, il lutto cittadino. «Un atto doveroso – ha detto il primo cittadino – per manifestare tutto il nostro cordoglio e la vicinanza a una famiglia, sia detto senza alcuna retorica, onesta e benvoluta e per dare modo a tutti di esprimere il dolore per lo spegnersi di un’altra giovane vita di Buddusò». Un dolore che nel gruppo Facebook “Sei di Buddusò se...” traspare dalle parole di una bellissima poesia dedicata a Sara: «Ola in altu colomba / lizéra che alenu de fida / e alas di biancu tintas. / Su corpus est una tumba / s’anima si ch’est fuida / su entu la leat a ispintas. / Ola columba, subra nues chi pianghent a fura / ca b’est su tantu, povera criadura».

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