La Nuova Sardegna

C’è l’intesa tra le correnti Il Pd vara la segreteria 

di Umberto Aime
C’è l’intesa tra le correnti Il Pd vara la segreteria 

Cucca riesce nel primo miracolo e mette d’accordo tutte le anime del partito Scelti cinque uomini e cinque donne. L’unico riconfermato è Giuseppe Frau

04 luglio 2017
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ORISTANO . Il segretario Giuseppe Luigi Cucca ha una pazienza da far invidia e se potesse “piazzarla” in dispense, farebbe la fortuna del Pd. Il suo credo è l’unità del partito e ogni volta che qualcuno prova a mettergli il bastone fra le ruote, lui dà il meglio di sé. «Discutiamo su tutto quello che volete e vorrete – ha detto nella prima direzione della sua segreteria – ma all’esterno dobbiamo uscire sempre con una posizione unitaria su sanità, urbanistica, alleanze e il resto. La gente chiede al Pd di essere unito, perché quando siamo divisi fra noi o nella coalizione di centrosinistra, perdiamo com’è accaduto purtroppo nelle ultime elezioni amministrative». Con determinazione, un primo risultato l’ha raggiunto: il Partito democratico ha una nuova segreteria. Ed è unitaria, con tre rappresentanti per macroarea, è la nuova definizione di corrente coniata da Cucca, e anche paritaria: cinque uomini e cinque donne, con la quinta che sarà nominata dai Giovani dem, un’altra novità.

I nominati. Non è stato facile mettere d’accordo le varie anime, sottocorrenti comprese, ma la fermezza del segretario ha spiazzato i più indisciplinati, compresi quelli abituati a decidere tutto nei crocicchi lungo i marciapiedi di via Canepa, dove si affacciano le finestre della sezione di Oristano. Comunque, foglietto dopo foglietto, riunione dopo riunione, la segreteria è stata votata all’unanimità. I popolari-riformisti dell’area Cabras-Fadda hanno designato Pietro Morittu, che sarà il vicesegretario vicario, nonostante i soriani avessero manifestato qualche resistenza alla vigilia. Poi l’ex sindaco di Sestu Aldo Pili, fedelissimo dell’ex sottosegretario Paolo Fadda, e Alberta Grudina, responsabile della sezione di Decimomannu. La corrente dei renziani e degli ex Diesse, che ha vinto le primarie di aprile ed eletto Cucca, è andata sul sicuro: l’ex presidentessa regionale del partito Giannarita Mele, in quota per il senatore Ignazio Angioni, l’ex coordinatore organizzativo Sebastiano Mazzone voluto dagli ex Popolari. Più Michela Mura, scelta dall’ex sottosegretaria Francesca Barracciu, e attuale assessore alla pubblica istruzione della Città metropolitana di Cagliari. Infine, i soriani che hanno tribolato fino a tarda sera per scegliere il trio. Eccolo: Antonio Piu, sassarese, assessore uscente ai lavori pubblici della giunta di Nicola Sanna, azzerata pochi giorni fa, Giuseppe Frau, che tra l’altro è l’unico nome in comune fra la vecchia segreteria di Renato Soru e quell’attuale del senatore nuorese, e Barbara Cadoni, segretaria della sezione di Quartu.

Doppia preferenza. Chiusa la partita non semplice sulla segreteria, Cucca ha rilanciato altri due argomenti forti: la doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale e le alleanze. Sulla prima ha detto: «È una nostra battaglia e non possiamo farla cavalcare da altri. Il Pd ha presentato quattro o cinque proposte, dobbiamo fare sintesi e far sì che la doppia preferenza di genere passi, perché siamo noi a volerlo e non altri ad imporcelo». Poi le alleanze da qui al 2019: «Dobbiamo allargare la coalizione alle forze autonomiste e sardiste. Per me è un obiettivo fondamentale e lo deve essere anche per il Pd. Appena la segreteria sarà operativa, organizzerò subito un incontro con il resto della coalizione e con chi nel centrosinistra potrebbe voler entrare, i sardisti».

Il bilancio. Sconfitte elettorali a parte, il Pd ha chiuso il bilancio attivo. Nel 2015, le entrate hanno superato i 312mila euro, le uscite i 211mila . La differenza è un attivo di 100mila euro. Poi ridotti a 84mila dopo la sfortunata campagna elettorale per le elezioni amministrative di giugno. Ma Cucca ha detto: «Abbiamo tutto il tempo per rifarci e ritornare a vincere».

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