La Nuova Sardegna

L’isola tiene i soldi sotto il materasso: è boom di contanti

L’isola tiene i soldi sotto il materasso: è boom di contanti

La Sardegna maglia nera nell’utilizzo di carte e assegni. Uno su 10 usa le banconote per pagamenti oltre 15mila euro

05 luglio 2017
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SASSARI. L’italiano non è mai stato un amante di bancomat e carte di credito, ha sempre avuto più feeling con il contante. Più fiducia nel materasso che nelle banche. O forse consapevolezza che le banconote non lasciano traccia a differenza delle carte. Nel regno della liquidità la Sardegna indossa la maglia nera. Fatta eccezione - seppur in parte - per Cagliari tutte le altre province registrano un frequentissimo ricorso al danaro cash. A Nuoro, in Gallura, nel Sulcis, in Ogliastra e nel Medio Campidano la percentuale dei pagamenti con contanti nelle compravendite per importi che superano i 15mila euro tocca quota 13 per cento. In Sardegna anche operazioni economiche di un certo valore avvengono senza passare attraverso le banche. Uno scenario capovolto rispetto al Nord Italia, dove in province come Cuneo, Mantova e Parma, ma anche nelle grandi città come Milano, Torino e Roma, la forbice di chi paga cash oscilla tra lo 0,3 e l’1,2 per cento.

Isola in coda. Negli ultimi anni, racconta L’Espresso nella sua inchiesta, l’Italia ha fatto passi avanti, riducendo le operazioni in contanti del 6 per cento, ma la Sardegna resta sempre in coda. Il ricorso alle banconote è più diffuso nelle realtà più piccole. Discorso che vale per Olbia e la Gallura, il Nuorese e l’Ogliastra, il Sulcis Iglesiente e il Medio Campidano, dove i pagamenti in contanti nelle operazioni oltre i 15mila euro sono tra il 7,5 per cento e il 13,1. Una posizione in cui si trovano tutta la Calabria e buona parte della Sicilia e della Puglia. Leggermente migliore la situazione di Sassari e Oristano: il ricorso al cash oscilla tra il 5,7 e il 7,4 per cento. Più aumenta il numero dei residenti e più si assottiglia la percentuale di chi paga in contanti. A Cagliari, infatti, la forbice è compresa tra il 3,5 e il 5,6 per cento.

Un Paese a due facce. Anche sui contanti l’Italia si divide. Al Nord è molto più diffuso l’utilizzo di carte e bancomat. Le province che usano più contanti sono Verbania e Imperia, che però registrano le stesse percentuali di Cagliari. Al Sud la situazione è capovolta. Calabria, Sardegna e Sicilia sono le più allergiche agli assegni. La città del Meridione che invece usa meno contanti è Bari, dove il ricorso al cash riguarda dal 2,6 al 3,4 per cento delle operazioni. In media in Italia i pagamenti cash oltre i 15mila euro sono il 10,6 per cento. I più frequenti in Europa. Segue la Francia al 9,7 per cento, mentre in Svezia sono solo il 2. (al.pi.)

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