Acqua, boom dei consumi: forniture a rischio
Abbanoa, impianti al massimo per garantire l’approvvigionamento ma l’assalto dei turisti spaventa
07 luglio 2017
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CAGLIARI. Maggiori consumi per l'estate 2017 e potabilizzatori spinti quasi al massimo per garantire l'acqua ai sardi e ai turisti.
Abbanoa, che in Sardegna gestisce oltre 40 impianti che trattano per l'85 per cento della risorsa proveniente dagli invasi rendendola potabile, registra incrementi tendenziali di consumi nell'ordine di un +10 per cento, soprattutto nelle zone costiere. Secondo il monitoraggio effettuato dal gestore, in Gallura l'impianto dell'Agnata (che alimenta Arzachena, Golfo Aranci, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Monti, Sant'Antonio, e Telti) ha avuto un aumentato del 9 per cento rispetto all'anno scorso. Si è già attestato al 7 per cento l'aumento per l'altro potabilizzatore al servizio della Sardegna nord-orientale, Pedra Majore (La Maddalena, Palau, Santa Teresa, Trinità d'Agultu, Badesi, Aglientu, Valledoria e Santa Maria Coghinas). Un +17 per cento è stato registrato negli impianti di Monte Agnese al sevizio di Alghero e di Sarroch che serve anche Villa San Pietro, Pula e fascia costiera fino a Chia. Infine un +40 per cento a Siniscola.
L'aumento delle temperature ha fatto impennare i consumi anche nei centri dell'interno della Sardegna. Il potabilizzatore di Torrei (Tonara, Aritzo, Austis, Belvì, Desulo, Meana Sardo, Ortueri, Ovodda, Sorgono e Tonara) sta marciando con una produzione aumentata dell'11 per cento mentre quello di Jann'e Ferru (Nuoro, Mamoiada, Orgosolo e altri 15 comuni della provincia) ha superato il 10%. Per quanto riguarda le aree più densamente abitate si registra un incremento del 12 per centpo di acqua prodotta a Truncu Reale (Sassari, Porto Torres e Stintino) e del 3 per cento nell'impianto di Simbirizzi (Cagliari e area metropolitana). «Aumenti generalizzati dei consumi dovuti alle presenze turistiche, una pessima condizione dell'acqua, unita a condizioni climatiche eccezionali hanno richiesto un impegno tecnico-organizzativo straordinario per affrontare l'onda d'urto estiva che quest'anno è arrivata in anticipo rispetto agli anni scorsi – osserva l'amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti – Non tutti sanno che il periodo siccitoso peggiora notevolmente l'acqua degli invasi rendendo sempre più difficile la produzione di acqua potabile. Questo, unito all'aumento dei consumi, ci costringe a spingere oltre le loro potenzialità i nostri impianti, già oggi vecchi e sottodimensionati».
L’inizio della stagione turistica, poi, non può che preoccupare gli addetti ai lavori. L’anno scorso sono state registrate 13 milioni e mezzo di presenze e nel 2017 la quota potrebbe essere superata causando problemi di quantità, oltre che di qualità.
Abbanoa, che in Sardegna gestisce oltre 40 impianti che trattano per l'85 per cento della risorsa proveniente dagli invasi rendendola potabile, registra incrementi tendenziali di consumi nell'ordine di un +10 per cento, soprattutto nelle zone costiere. Secondo il monitoraggio effettuato dal gestore, in Gallura l'impianto dell'Agnata (che alimenta Arzachena, Golfo Aranci, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Monti, Sant'Antonio, e Telti) ha avuto un aumentato del 9 per cento rispetto all'anno scorso. Si è già attestato al 7 per cento l'aumento per l'altro potabilizzatore al servizio della Sardegna nord-orientale, Pedra Majore (La Maddalena, Palau, Santa Teresa, Trinità d'Agultu, Badesi, Aglientu, Valledoria e Santa Maria Coghinas). Un +17 per cento è stato registrato negli impianti di Monte Agnese al sevizio di Alghero e di Sarroch che serve anche Villa San Pietro, Pula e fascia costiera fino a Chia. Infine un +40 per cento a Siniscola.
L'aumento delle temperature ha fatto impennare i consumi anche nei centri dell'interno della Sardegna. Il potabilizzatore di Torrei (Tonara, Aritzo, Austis, Belvì, Desulo, Meana Sardo, Ortueri, Ovodda, Sorgono e Tonara) sta marciando con una produzione aumentata dell'11 per cento mentre quello di Jann'e Ferru (Nuoro, Mamoiada, Orgosolo e altri 15 comuni della provincia) ha superato il 10%. Per quanto riguarda le aree più densamente abitate si registra un incremento del 12 per centpo di acqua prodotta a Truncu Reale (Sassari, Porto Torres e Stintino) e del 3 per cento nell'impianto di Simbirizzi (Cagliari e area metropolitana). «Aumenti generalizzati dei consumi dovuti alle presenze turistiche, una pessima condizione dell'acqua, unita a condizioni climatiche eccezionali hanno richiesto un impegno tecnico-organizzativo straordinario per affrontare l'onda d'urto estiva che quest'anno è arrivata in anticipo rispetto agli anni scorsi – osserva l'amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti – Non tutti sanno che il periodo siccitoso peggiora notevolmente l'acqua degli invasi rendendo sempre più difficile la produzione di acqua potabile. Questo, unito all'aumento dei consumi, ci costringe a spingere oltre le loro potenzialità i nostri impianti, già oggi vecchi e sottodimensionati».
L’inizio della stagione turistica, poi, non può che preoccupare gli addetti ai lavori. L’anno scorso sono state registrate 13 milioni e mezzo di presenze e nel 2017 la quota potrebbe essere superata causando problemi di quantità, oltre che di qualità.