La Nuova Sardegna

Napalm interrato a Quirra, Mauro Pili: «Ecco le prove»

Giusy Ferreli
Uno stralcio del documento dell'Aeronautica pubblicato sul web da Mauro Pili
Uno stralcio del documento dell'Aeronautica pubblicato sul web da Mauro Pili

Il deputato di Unidos: un documento dell’Aeronautica certifica lo smaltimento. Circa cinquanta fusti tossici sarebbero stati seppelliti nell’area del poligono

08 luglio 2017
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LANUSEI. Il documento, a firma del direttore del Centro consultivo studi e ricerche dell'Aeronautica militare di Pratica di mare, sembra inequivocabile. «Interrate il napalm» scriveva il militare a chi, dall'Ispettorato logistico di Roma, gli domandava cosa fare per smaltire una cinquantina fusti in cattive condizioni del micidiale diserbante utilizzato nella guerra del Vietnam. Ma non è solo una nota riservata tra diversi reparti della stessa Aeronautica: per il deputato di Unidos, Mauro Pili, è la prova che il Poligono sperimentale interforze del salto di Quirra è stato utilizzato per sotterrare questa micidiale arma di distruzione di massa.

La disposizione, che risale al 23 agosto del 1984, è destinata a un reparto che si occupa del trasbordo di tutte le armi e munizioni, bombe e missili, comprese quelle che venivano smaltite nell'estesa base militare a cavallo tra Sarrabus e Ogliastra.

«Per quanto concerne i 50 fusti in cattive condizioni - si legge nella nota - dovranno essere esaminati secondo i criteri prescritti dal T.C.; se da tali criteri il prodotto dovesse risultare non più utilizzabile, dovranno essere dichiarati fuori uso, e il prodotto distrutto. Tale distruzione - è scritto ancora nel documento - pone problemi non indifferenti; il prodotto infatti brucia con difficoltà generando fumo ed è assolutamente impensabile disperderlo in acqua; pertanto la soluzione più ragionevole appare l'interramento, eventualmente dopo averlo rinchiuso in robusti sacchi di plastica per evitare l'inquinamento delle falde».

Per il parlamentare sardo, componente della Commissione d'inchiesta sull'Uranio impoverito la nota riservata squarci il velo di una realtà drammatica eppure ancora nascosta. «Emerge un documento - denuncia Pii - sullo smaltimento di questi 50 fusti che inchioda l'Aeronautica militare alle proprie responsabilità su quanto è successo dentro il poligono. Si tratta della più imponente prova di quello che è realmente successo a Quirra e la conferma delle intercettazioni che parlavano di tale seppellimento nel poligono di Perdasdefogu».

Il suo è un chiaro riferimento ai colloqui tra due persone intercettate e agli atti del processo attualmente in corso di fronte al Tribunale di Lanusei a carico di otto ex comandanti del Poligono di Perdasdefogu e del distaccamento di Capo San Lorenzo in carica tra il 2004 e il 2010 accusati di non aver interdetto le aree a rischio. Delle intercettazioni relative all'interramento del Napalm aveva parlato di recente il procuratore di Lanusei Biagio Mazzeo in occasione dell'audizione davanti alla commissione d'inchiesta.

«Ora - incalza Pili - dinanzi a questo documento qualcuno deve intervenire. Deve essere ricercata la discarica di napalm e devono essere individuati i responsabili sia del seppellimento che della mancata bonifica».

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