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Bancarotta a Epolis sollecitate sei condanne

CAGLIARI. Chiusa la discussione al processo per i presunti reati di natura tributaria, omessi versamenti e ritenute certificate, ai vertici del gruppo Epolis, la società editrice che pubblicava...

15 luglio 2017
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CAGLIARI. Chiusa la discussione al processo per i presunti reati di natura tributaria, omessi versamenti e ritenute certificate, ai vertici del gruppo Epolis, la società editrice che pubblicava quotidiani free-press in varie regioni italiane. Oltre al giudizio principale sul fallimento da 120 milioni di euro che vede numerosi imputati accusati di bancarotta, davanti al Tribunale monocratico di Cagliari si è chiusa la requisitoria e le arringhe dei difensori per i mancati versamenti ai dipendenti, quasi tutti giornalisti. Il pm Giangiacomo Pilia ha chiesto la condanna a 2 anni di reclusione per l'ex editore Alberto Rigotti, un anno per Francesco Ruscigno, un anno e tre mesi per Sara Cipollini, un anno e mezzo per Vincenzo Maria Greco, nove mesi per Carlo Momigliano e sei mesi per Claudio Noziglia. Concluse anche le arringhe degli avvocati Massimiliano Ravenna, Guido Manca Bitti, Luigi Concas e degli altri difensori, il giudice ha rinviato al 22 settembre per la sentenza.

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