La Nuova Sardegna

Berlusconi ora si “allarga”: compra il terreno dei vicini

di Giampiero Cocco
Berlusconi ora si “allarga”: compra il terreno dei vicini

L’area confina con la sua mega villa. E il Cavaliere si regala una nuova piscina

18 luglio 2017
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PORTO ROTONDO. Era l’ultimo terreno in zona “F turistica” rimasto intonso a Porto Rotondo. Una quindicina di ettari immersi nel verde della macchia mediterranea e costellata da spuntoni di granito che la “Normafer Srl” – una società immobiliare facente capo ad un imprenditore di Torino – stringeva nel suo portafoglio da oltre trent’anni. Ora quei terreni, confinanti con il farfallario e l’area del risparmio energetico (i pannelli solari) di Silvio Berlusconi e la parte alta di Punta Lada, verso la piazza centrale del borgo realizzato da Luigino Donà Dalle Rose, sarebbe passato di mano e inglobato nelle proprietà della “Idra Immobilare Spa”, la società amministrata dal fidatissimo ragionier Spinelli. I preliminari di vendita sarebbero stati sottoscritti pochi giorni fa, quando i documenti relativi all’ultima lottizzazione ancora in vendita a Porto Rotondo sono stati messi a disposizione dei tecnici dell’ex premier che hanno dato il via libera all’acquisizione. Inutile sondare il terreno su quanto è stato speso sinora e su quanto sarà versato a saldo per l’acquisto del terreno, l’unico di Porto Rotondo sul quale non è stata ancora realizzato alcun immobile. La volumetria edificabile è, almeno in teoria, importante: circa settantamila metri cubi (25 mila metri quadri), annullati però dalle volumetrie già realizzate sulle coste del comune di Olbia. Ma che potrebbero riapparire con l’approvazione del nuovo Puc comunale, ormai in dirittura di arrivo. Nel frattempo Silvio Berlusconi ha ottenuto dall’ufficio tecnico comunale di Olbia l’autorizzazione a realizzare ai confini della nuova proprietà immobiliare, a nord di Villa Certosa, circa 750 metri quadrati di “struttura amovibile” che dovrebbe ospitare una piscina a 4 corsie, una nuova area sauna e diverse palestre sportive per le più disparate discipline, dal sollevamento pesi alla danza artistica, un omaggio dell’ex cavaliere alla amatissima sorella Etta, scomparsa prematuramente nel febbraio del 2009. Una struttura in legno e acciaio con copertura a pannelli mobili che è stata pensata dagli architetti dell’ex premier guidati da Gianni Gamondi, la cui autorevole firma non manca su nessuno dei lavori realizzati nel corso degli anni a Villa Certosa. Il rilancio della residenza sarda dell’ex premier come “centro studi politici” – dopo un oblio durato due anni – ha coinciso con il riavvicinamento dell’ex delfino Angelino Alfano (l’attuale ministro degli Esteri e leader di Ap) all’anziano patriarca della politica italiana, che sta già predisponendo le sue pedine per dare scacco matto alla prossime elezioni politiche al sempre più isolato centrosinistra guidato da Matteo Renzi. Da diversi mesi Villa Certosa è nuovamente al centro delle attenzioni dell’ex premier e quindi dei notabili del centrodestra, che stanno facendo la fila per essere ricevuti in vista di una ricandidatura. La Certosa ritorna ad essere il fulcro (estivo) della politica italiana, e non accadeva da diversi anni. Il rinnovato interesse al “buen retiro” gallurese fa cadere le voci della vendita di Villa Certosa a un acquirente che, ogni inizio estate, cambia di nazionalità, dalla Russia all’Arabia Saudita, passando per il Brunei. I bene informati dicono che l’ex premier non ha nessuna intenzione a cedere il suo gioiello in terra sarda, portando a sostegno di questa tesi la rinnovata propensione allo shopping immobiliare che porta, con l’ultima acquisizione, a ben centosettanta gli ettari di territorio facenti parte del compendio di Villa Certosa. Un vero e proprio giardino delle meraviglie, con prati all’inglese, parchi a tema (dalle piante grasse ai frutteti) alle sculture che abbelliscono ogni angolo della tenuta sarda realizzata negli anni settanta dall’imprenditore di Terralba Flavio Carboni.

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