La Nuova Sardegna

Quale turismo per la Sardegna? Federalberghi: "No a Ibiza e Malta, ispiriamoci al Trentino"

Alessandro Pirina
La spiaggia di Cartoe a Orosei
La spiaggia di Cartoe a Orosei

Paolo Manca: "Da noi il modello Baleari non può reggere, dobbiamo lavorare per legare il prodotto turistico al brand territorio"

20 luglio 2017
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SASSARI. Né Baleari né Malta. La Sardegna deve prendere ispirazione dal Trentino Alto Adige. Paolo Manca, numero uno di Federalberghi, non ha dubbi: più che pensare ai milioni di presenze di Ibiza e La Valletta l'isola deve fare suo il modello di Trento e Bolzano.

«Il paragone tra la Sardegna e le Baleari non ha ragione di esistere, e nemmeno quello con Malta - taglia corto Manca -. Parliamo di modelli diversi che non possono essere messi sullo stesso piano». Manca parte dalle Baleari, 13 milioni di presenze in un anno. «Loro hanno il vantaggio di un microclima leggermente più caldo del nostro e un territorio più circoscritto. Ma soprattutto le Baleari hanno fatto la scelta di "germanizzare" la destinazione, hanno venduto in massa seconde case a i tedeschi. Un modello che ovviamente prevede un incremento dei collegamenti con quella parte di Germania che vive lì. Un modello che non può essere paragonato con quello sardo, perché loro hanno deciso di vendere massivamente il loro territorio a un'altra nazione. Loro sono una colonia turistica, noi invece non dipendiamo da nessuno».

Un discorso simile vale per Malta. «Che è più piccola del comune di Olbia - sottolinea Manca -. È vero che ha un Pil turistico superiore al nostro, che ha previsto sgravi fiscali e vantaggi economici, ma Malta proviene da un retaggio coloniale inglese. È collegata benissimo con la Gran Bretagna, la lingua è la stessa. Anche questo è un modello difficilmente comparabile con il nostro. Noi abbiamo un continente alle spalle e siamo in proporzione spopolati. Il nostro modello turistico dominante resta quello alberghiero, pari a circa il 64 per cento del totale. Le seconde case si riempiono solo a luglio e agosto, nel resto dell'anno sono vuote».Modello trentino.

Per Paolo Manca, dunque, la Sardegna non deve guardare né verso Ibiza né verso Malta. Ma questo non vuole che dire che non abbia da imparare. «Noi dobbiamo guardare al modello Trentino Alto Adige. I trentini hanno impostato un sistema in cui la presenza del turista non altera il territorio come succede a Malta o alle Baleari. Se uno vuole vivere la destinazione non va in quei posti in cui tutte le attività di divertimento sono italiane e i trasporti tedeschi. Quei territori hanno perso la loro essenza». Il numero uno di Federalberghi vota Trentino Alto Adige. «Stagioni lunghe come le nostre e strutture gestite dai locali. Ecco, forse questo è l'unico limite del modello Trentino: chiudere le porte a chi viene da fuori. Da quel punto di vista in Sardegna siamo più avanti: i grandi hotel sono tutti sardi, ma sono presenti anche importanti investitori internazionali come Starwood o Forte Village».

Brand territorio. A questo punto cosa manca alla Sardegna? «Serve una maggiore coesione territoriale sul prodotto turistico. In Trentino la mela Melinda ha lo stesso logo del turismo. Da noi questo non accade. Invece, dobbiamo insistere per creare un legame forte tra il prodotto turistico e il brand territorio. La vacanza in Sardegna dovrebbe avere lo stesso marchio sia quando fai la spesa al supermercato che quando mangi carne sarda che quando dormi in hotel». Più sinergia tra operatori e territorio anche per aumentare le presenze. «Noi non possiamo sostenere il modello di massa della Baleari, non ce le facciamo a reggere quei numeri, ma dobbiamo invogliarne una parte a un certo tipo di turismo. Più attento all'ambiente, alla sostenibilità. La Sardegna deve fare capire che offre un prodotto diverso, che sicuramente costa un po' di più, ma non ha eguali».©RIPRODUZIONE RISERVATA

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