La Nuova Sardegna

L’ultima impresa la guerriglia di Sassari

L’ultima impresa la guerriglia di Sassari

Si allunga il curriculum di violenze dei supporter cagliaritani, tra Daspo e procedimenti penali

24 luglio 2017
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CAGLIARI. Gli scontri di Palazzolo sull’Oglio richiamano alla mente le ultime imprese degli ultrà cagliaritani, che sembrano aver compiuto un notevole salto di qualità in direzione della violenza stradale: era lo scorso 25 marzo quando un gruppo di circa duecento giovani arrivati dal capoluogo per l’amichevole tra Sorso e Cagliari hanno messo a ferro e fuoco Sassari, tra bombe carta, spranghe, bastoni e distruzioni d’ogni tipo. Quella volta l’area dei disordini è stata quella tra Porta Sant'Antonio e corso Vico, dove gli ultrà si sono trovati attorno alle 13: appena scesi dai pullman in via Padre Zirano si erano diretti verso la stazione ferroviaria. Durante il tragitto è accaduto quello che si sa: lanci di bombe carta e bottiglie di birra vuote, fumogeni, auto danneggiate, fioriere rovesciate e aggressioni su chiunque capitasse loro a tiro, compreso un anziano e una donna. Arrivati davanti alla stazione ferroviaria, i teppisti sono entrati in contatto con alcuni sassaresi arrivati dai bar di corso Vico e dalle vie limitrofe.

C'è stato un primo scontro, ma le forze dell'ordine arrivate sul posto hanno fatto indietreggiare i tifosi cagliaritani, respingendoli all'interno della stazione ferroviaria, dove sono stati assediati per un'ora e mezza dai sassaresi. Il bilancio di una guerriglia urbana del tutto inedita per Sassari è noto: cinque persone ferite negli scontri e trasportate in ospedale. Subito dopo il questore di Sassari ha firmato 64 provvedimenti di divieto di accedere alle manifestazioni sportive (Daspo di gruppo), 62 dei quali con obbligo di firma. I provvedimenti di interdizione, per un periodo che va dai 4 ai 6 anni, hanno riguardato 64 componenti del gruppo degli 'Sconvolts', di cui due minorenni. L’elenco delle imprese compiute dagli Sconvolts è peraltro lungo. Nel 2004 - per restare agli episodi più gravi - erano scattati 31 Daspo firmati dal questore di Cagliari dopo le indagini della Digos sugli incidenti all’interno e all'esterno del Sant'Elia del 12 giugno per la partita Cagliari-Fiorentina. I gruppi degli Sconvolts e dei Furiosi si erano affrontati a colpi di bastone fuori dallo stadio e avevano proseguito sulla gradinata della curva Nord. Alcuni di loro si erano accaniti contro le auto parcheggiate all'esterno: denunciati per lesioni, rissa e devastazione. Altri due Daspo erano scattati dopo Cagliari-Pescara dello scorso 30 aprile, ancora quattro con l'allontanamento dagli stadi per otto anni, obbligo di firma durante le partite del Cagliari in casa e fuori dopo gli incidenti avvenuti l'11 gennaio scorso in piazza del Carmine, a Cagliari, quando un gruppo di tifosi del Cesena era stato aggredito da una quindicina di supporter rossoblù.

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