La Nuova Sardegna

Cresce l’allarme: la mappa ancora restrizioni al Nord

Cresce l’allarme: la mappa ancora restrizioni al Nord

L’assessore Caria: dallo Stato impegno per lo stop alle rate dei mutui agricoli

25 luglio 2017
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SASSARI. Dal mondo delle campagne alle città. L’emergenza siccità nell’isola diventa sempre più devastante. La Sardegna è stata con la Toscana la prima regione a deliberare lo stato di calamità. Ha chiesto aiuto al governo, e il ministro all’Agricoltura Maurizio Martina ha assicurato a livello nazionale una serie di iniziative per alleviare le difficoltà delle campagne. Agricoltura e pastorizia già da mesi cercano di sopravvivere alle restrizioni idriche. Ma l’emergenza in questi giorni è arrivata nelle città.

Abbanoa. «È emergenza siccità in tutta Italia. In condizioni di scarsità, come dimostra l'esempio di Roma, sono necessarie le interruzioni della fornitura», ha scritto via Twitter l'amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti. Il gigante idrico da qualche giorno ha varato una serie di restrizioni idriche, perché l’acqua inzia diventare sempre più un miraggio. «Secondo gli esperti il 2017 si classifica ai primi posti degli anni più caldi da oltre due secoli, con riflessi drammatici non solo rispetto al comparto agricolo ma anche negli usi civili – spiegano da Abbanoa –. Sassari è già in emergenza, così come il Sulcis, con la città di Iglesias sotto restrizioni. Anche ad Alghero non è stato più possibile garantire l'acqua per 24 ore. Abbanoa porta avanti un massiccio piano di manutenzioni straordinarie per l’ammodernamento del sistema di reti della Sardegna. 12 milioni di metri cubi di acqua in meno immessi in rete nel 2016, risultato del lavoro di Abbanoa contro le perdite idriche». Abbanoa dà anche il dettaglio delle zone a maggiore sofferenza. Sono 15 i Comuni nel sassarese alimentati dal Bidighinzu e finiti sotto restrizione. Nell'invaso del Bidighinzu la disponibilità inferiore al 15 per cento. L’Enas ha imposto ad Abbanoa una riduzione di 70 litri al secondo (dai 450 litri si passerà a 380 litri). Si cerca di collegare il Temo al Bidighinzu, ma in attesa che vengano fatti i lavori Abbanoa ha dovuto attuare un piano di emergenza. A partire da mercoledì l'erogazione è stata sospesa dalle 20 alle 6 in diversi quartieri di Sassari, poi a Ittiri, Tissi, Ossi, Uri, Olmedo, Sorso, Sennori, Osilo, Muros, Codrongianos, Ploaghe, Chiaramonti, Nulvi e Thiesi. Difficoltà anche a Iglesias in cui arriva poca acqua dalle fonti. Dal 13 luglio la sera l’acqua viene cgiusa fino alle 5 del mattino. La riduzione di acqua in arrivo dalle sorgenti è del 40 per cento. È emergenza anche ad Alghero. L’Enas dà meno acqua grezza e il potabilizzatore di Monte Agnese ne immette meno in rete. Abbanoa porta avanti chiusure programmate dell'erogazione nelle ore serali. Abbanoa ha sollecitato l'Enas al ripristino della portata necessaria per il potabilizzatore di Alghero che è di circa 420 litri al secondo: una quantità sufficiente che eviterebbe di effettuare le restrizioni.

Emergenza campagne. Ma l’emergenza siccità nelle campagne si è già trasformato in dramma per centinaia di imprese. La Regione ha sollecitato il ministero. L’assessore Pierluigi Caria ha anche sottolineato che tra le misure prese dal governo c’è anche l’impegno preso giovedì in Commissione bilancio al Senato. È stato approvato un emendamento al decreto legge per il Mezzogiorno per l'attivazione del Fondo di solidarietà nazionale, che interverrà anche per le aziende non assicurate. Potranno usufruire di strumenti e benefici, previsti nella legge del 2004, come la sospensione delle rate dei mutui e dei contributi assistenziali e previdenziali. Anche Coldiretti nord Sardegna è in prima linea. I vertici hanno incontratoil prefetto di Sassari Giuseppe Marani e chiesto interventi straordinari. In particolare hanno chiesto «di trasferire al Consorzio di Bonifica della Nurra la gestione delle acque, il controllo dei bacini e delle reti idriche. Il passaggio di consegne offrirebbe al territorio consortile e agli imprenditori agricoli risposte più veloci nella gestione della crisi idrica. Nella Nurra stiamo vivendo l'estate più siccitosa dal 1922 – afferma il direttore della Coldiretti Nord Sardegna, Ermanno Mazzetti –. A subire le conseguenze più gravi dall'assenza di precipitazioni e dai bassissimi livelli d'acqua contenuti nel sistema di bacini Temo-Cuga-Bidighinzu sono gli imprenditori agricoli che vedono dimezzati i raccolti. La produzione di mais è inferiore di 2/3, quella di meloni e angurie rischia di essere ridotta del 50%».

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