La Nuova Sardegna

Rapinatore solitario fugge con 100mila euro

di Gianni Bazzoni
Rapinatore solitario fugge con 100mila euro

Colta di sorpresa l’impiegata e minacciata con la pistola. Svuotato il caveau

27 luglio 2017
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BURGOS. Pistola giocattolo per una rapina da 100mila euro. Un rapinatore solitario ieri mattina - poco prima delle 8.30 - ha colto di sorpresa l’impiegata che stava aprendo la filiale del Banco di Sardegna, in via Marconi, a poche decine di metri dal Comune, e minacciandola con l’arma l’ha obbligata ad andare alla cassaforte e digitare il codice segreto. Quindi ha atteso con calma che il contenitore blindato si sbloccasse e si è fatto consegnare tutto il contante. Secondo la stima - ancora in fase di accertamento - circa 100mila euro.

Il rapinatore che aveva il volto coperto (pare da un passamontagna) si è poi allontanato abbandonando la pistola davanti alla banca. L’allarme è scattato poco dopo, è stata la stessa impiegata a chiamare i carabinieri, ma quando i militari sono arrivati sul posto il bandito aveva già fatto perdere le sue tracce. Non è escluso che ad attenderlo all’esterno dell’istituto di credito ci fosse un complice (in auto o in moto). L’impiegata in stato di shock ha saputo raccontare solo pochi particolari agli investigatori del nucleo investigativo del Reparto operativo del comando provinciale di Sassari e della compagnia di Bono.

«È comparso alle spalle – ha detto – e mi ha puntato la pistola. Mi ha minacciato di non urlare e di andare alla cassaforte. Ho avuto paura...».

Il rapinatore parlava italiano, senza una particolare inflessione, e i carabinieri stanno ora studiando le immagini registrate dall’impianto di video sorveglianza del Banco di Sardegna. Si vede il bandito che esce dalla banca e si allontana per un tratto a piedi. Ma non è possibile stabilire se più avanti possa avere avuto l’aiuto di un complice. Anche la pistola giocattolo recuperata per terra, davanti all’istituto di credito, è già stata repertata e sarà consegnata agli specialisti del Ris di Cagliari per la ricerca di eventuali impronte.

Attività complessa, con la convinzione che la rapina di ieri mattina non può essere casuale. Il rapinatore potrebbe avere avuto informazioni precise sulla presenza in cassaforte di una somma così importante. Non accade sempre, in effetti, in un centro piccolo come Burgos. Ma ci sono determinati momenti in cui -per brevi periodi - c’è la disponibilità di decine di migliaia di euro. Come appunto ieri.

Il rapinatore - secondo quanto emerso finora - ha fatto tutto con calma. Ha costretto con l’arma (che poi si è rivelata essere giocattolo, ma questo lo si può scoprire solo dopo) a digitare il pin e ha atteso senza problemi l’apertura della cassaforte. Ha rischiato parecchio, perché ha dovuto tenere d’occhio anche l’ingresso della banca. Ieri mattina all’apertura però non c’era particolare movimento, e anche all’esterno dell’istituto di credito nessuno ha notato niente di strano. Così il rapinatore (un giovane al di sotto dei 30 anni) ha lasciato la banca dopo avere fatto bottino pieno.

Per tutta la giornata – mentre i militari della Sezione investigazioni scientifiche completavano i rilievi - è stata caccia all’uomo nel territorio del Goceano e del Nuorese, con alcune zone privilegiate. Ma l’attività non ha dato sviluppi immediati. Ora il lavoro prosegue con l’analisi delle immagini e si valuta anche il movimento di auto o moto sospette nella zona della banca per risalire a eventuali complici.

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