La Nuova Sardegna

Siccità, alla Sardegna il parlamento riconosce lo stato di emergenza

Siccità, alla Sardegna il parlamento riconosce lo stato di emergenza

L'isola è stata inserita nel maxiemendamento al decreto per il Mezzogiorno e può accedere al fondo di solidarietà nazionale

27 luglio 2017
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CAGLIARI. Arriva per il mondo delle campagne sarde una boccata d'ossigeno in attesa che il Governo dichiari lo stato di calamità naturale per la siccità e le altre emergenze subite quest'anno. Con il maxiemendamento al decreto per il Mezzogiorno, approvato ieri 26 luglio in Senato e che passa ora alla Camera, viene infatti riconosciuto per l'Isola lo stato di emergenza.

Si tratta di una norma inserita nell'ambito dei contributi per il sostegno alle aziende agricole delle regioni colpite dal terremoto nel 2016, dalle nevicate di gennaio 2017, dalle gelate di aprile e, appunto, dalla siccità. Viene così stabilito il quadro normativo e procedurale per poter poi dichiarare lo stato di calamità naturale.

Potranno accedere ai provvedimenti e ai sostegni finanziari nazionali, dedicati a favorire la ripresa dell'attività economica e produttiva, anche le aziende che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate per la copertura dei rischi. Riguardo il ristoro dei danni, le imprese potranno accedere al Fondo di solidarietà nazionale (Fsn) e godere di strumenti e benefici della legge 102/2004 che prevede la sospensione delle rate dei mutui e dei contributi assistenziali e previdenziali.

Il Fondo ha ad oggi una disponibilità di 15 milioni di euro che, secondo quanto ha assicurato il gabinetto del ministro alla Regione, sarà rimpinguato con la prossima legge Finanziaria e grazie a un emendamento già approvato in Commissione bilancio del Senato.

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