La Nuova Sardegna

Incendi dolosi, le indagini a una svolta

di Silvia Sanna
Incendi dolosi, le indagini a una svolta

Diana (Corpo Forestale): «Abbiamo individuato alcuni sospetti grazie anche alle testimonianze»

28 luglio 2017
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Uno o più incendiari potrebbero avere le ore contate. Le indagini del Corpo forestale regionale sui roghi che nelle ultime due settimane hanno devastato l’isola sembrano avere imboccato alcune piste giudicate “buone”. Le verifiche sulle zone percorse dalle fiamme e alcune testimonianze avrebbero infatti portato all’individuazione di alcune persone nei confronti delle quali non sono ancora scattati provvedimenti, in attesa delle decisioni della magistratura.

Le indagini. «Siamo fiduciosi – dice il comandante del Corpo forestale Gavino Diana – in questi giorni l’attività d’indagine è stata intensificata. Individuare i responsabili dei roghi è un dovere morale, dobbiamo fare in modo che chi compie atti criminali, mettendo a rischio la vita delle persone e danneggiando gravemente il patrimonio ambientale della nostra isola, venga punito».

Roghi dolosi. La maggior parte dei roghi che nella seconda metà di luglio hanno incenerito oltre 4mila ettari (5mila dall’inizio della campagna antincendio) sono di origine dolosa. Lo dicono gli inneschi ritrovati, le modalità e il racconto di alcuni testimoni. «Sono in corso indagini su tutti gli incendi dell’ultimo periodo – dice Diana – e abbiamo raccolto elementi interessanti in particolare su quelli divampati tra il 12 e il 15 luglio». Quattro giorni d’inferno, con il fuoco che devastò la zona di Alà dei Sardi, la bassa Gallura tra San Teodoro e Budoni, ampie porzioni d’Ogliastra.

Le cause. Sul movente che spinge ad appiccare roghi, Diana esclude quello legato alla ricerca di lavoro: «Da tempo nell’apparato antincendio regionale sono state abolite le chiamate stagionali, tutto il personale ha un contratto stabile. Per questo escludo che gli incendiari abbiano a che fare con l’organizzazione complessa delle forze in campo, impegnate con coraggio ed enorme dispendio di energie a perseguire un obiettivo comune: difendere il territorio dall’attacco di criminali». Più probabile secondo il comandante della Forestale che dietro la mano degli incendiari ci siano conflitti all’interno delle comunità, tensione con vicini o familiari che si traducono in dispetti o atti dimostrativi dalle conseguenze spesso disastrose.

Pace Regione-Vigili. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, è pace fatta tra Regione e Vigili del fuoco. A Villa Devoto è stata firmata la convenzione con il ministero dell’Interno. La cifra di risorse regionali è pari a 600mila euro: 430mila per lo straordinario lavorativo del personale impegnato nell'attività antincendi e 170mila per l’acquisto di idonei automezzi fuoristrada. «La Regione – ha detto l’assessore alla Protezione civile Donatella Spano – ha mantenuto gli impegni. Ringrazio tutte le forze in campo e proseguiamo con soddisfazione il rapporto di collaborazione e stima reciproca fra le strutture regionale e nazionale».

Allerta gialla. Cala il maestrale e cala anche il livello di pericolo sul fronte dei fuochi. Quella di ieri è stata una giornata tranquilla: sono stati solo quattro gli incendi, divampati a Quartu, a Tiana, ad Arzana e a Jerzu, tutti spenti senza particolari difficoltà.



In Primo Piano
Disagi

Alghero, tre passeggeri lasciati a terra per overbooking da Aeroitalia

di Massimo Sechi

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

Le nostre iniziative