La Nuova Sardegna

Roghi dolosi nelle località delle vacanze in Sardegna, identificati alcuni incendiari

Roghi dolosi nelle località delle vacanze in Sardegna, identificati alcuni incendiari

Gli investigatori del Corpo forestale attendono le decisioni della magistratura per prendere provvedimenti nei confronti dei sospettati

28 luglio 2017
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SASSARI. Uno o più incendiari potrebbero avere le ore contate. Le indagini del Corpo forestale regionale sui roghi che nelle ultime due settimane hanno devastato l'isola sembrano avere imboccato alcune piste giudicate "buone". Le verifiche sulle zone percorse dalle fiamme e alcune testimonianze avrebbero infatti portato all'individuazione di alcune persone nei confronti delle quali non sono ancora scattati provvedimenti, in attesa delle decisioni della magistratura.

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Le indagini. «Siamo fiduciosi - dice il comandante del Corpo forestale Gavino Diana - in questi giorni l'attività d'indagine è stata intensificata. Individuare i responsabili dei roghi è un dovere morale, dobbiamo fare in modo che chi compie atti criminali, mettendo a rischio la vita delle persone e danneggiando gravemente il patrimonio ambientale della nostra isola, venga punito».

Roghi dolosi. La maggior parte dei roghi che nella seconda metà di luglio hanno incenerito oltre 4mila ettari (5mila dall'inizio della campagna antincendio) sono di origine dolosa. Lo dicono gli inneschi ritrovati, le modalità e il racconto di alcuni testimoni. «Sono in corso indagini su tutti gli incendi dell'ultimo periodo - dice Diana - e abbiamo raccolto elementi interessanti in particolare su quelli divampati tra il 12 e il 15 luglio». Quattro giorni d'inferno, con il fuoco che devastò la zona di Alà dei Sardi, la bassa Gallura tra San Teodoro e Budoni, ampie porzioni d'Ogliastra.

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