La Nuova Sardegna

Abbanoa: «Bilancio sano» Interrogativi sui crediti

di Mauro Lissia
Abbanoa: «Bilancio sano» Interrogativi sui crediti

Dubbi dei Riformatori: è surreale. I sindaci: ogni utente in debito di mille euro? 

29 luglio 2017
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CAGLIARI. Alessandro Ramazzotti confermato dalla Regione amministratore unico, bilancio 2016 in utile di 8,6 milioni, investimenti in corso e risanamento sempre più vicino, annunciato all’assemblea dei soci per la presentazione dei conti economici che si è svolta ieri mattina in un clima segnato da umori alterni. C’è anche il giudizio positivo del nuovo assessore ai lavori pubblici Edoardo Balzarini, ma al di là di comunicati e parole sul cielo di Abbanoa continuano a incombere nuvole nere che minacciano pioggia: i recentissimi pronunciamenti negativi di Agcm e Anac sulla regolarità della gestione, l’inchiesta giudiziaria in corso e gli interrogativi di comuni e consiglieri regionali. Soprattutto su un aspetto, che contiene tutti gli altri: quei crediti «verso clienti» per 704 milioni che condizionano in positivo il bilancio, gravando virtualmente ogni utente idrico sardo di un debito di mille euro. I sindaci di Marrubiu, San Nicolò d’Arcidano e di Uras - Andrea Santucciu, Emanuele Cera e Anna Maria Dore - hanno votato contro il bilancio insieme al collega di Santa Maria Coghinas Pieruccio Carbini e chiesto spiegazioni con una nota molto articolata, dove i conti e la gestione vengono analizzati nel dettaglio. Le risposte arriveranno, nel frattempo il consigliere regionale e capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni un’idea sembra essersela già fatta: «È uno spettacolo surreale - ha dichiarato - quello andato in scena in occasione della presentazione del bilancio di Abbanoa agli azionisti. I vertici aziendali, le cui nomine sono state riconosciute essere irregolari dall’autorevole parere dell’Autorità nazionale anticorruzione, hanno ripetuto la consueta antifona dell’impresa solida ed efficiente, di un servizio impeccabile e di una situazione finanziaria florida, tutto il contrario di ciò che i sardi si trovano a toccare con mano ogni giorno». Per Dedoni «spaventa più di ogni altra cosa, la costante sovrastima dei crediti, figlia della pratica deleteria che vede l’azienda impegnata a sottrarsi sistematicamente ai ricorsi e ai contenziosi che porterebbero alla cancellazione di una larga parte di essi. Si tratta, in molti casi, delle cosiddette bollette pazze, derivanti da rilevazioni anomale dei consumi, e di fatture prescritte di cui l’azienda continua a pretendere il pagamento da parte degli utenti. Diventa più che mai urgente l’avvio di un’operazione trasparenza sui conti societari, che permetta di capire quale sia il suo vero stato finanziario e patrimoniale». Numerose le domande contenute nel documento firmato dai tre sindaci: vengono espressi dubbi sull’esigibilità e sulla certezza dei crediti, mentre viene definita generica la spiegazione fornita da Abbanoa sul fondo svalutazione crediti. Un quesito riguarda i rapporti con la Regione: se è vero - chiedono i sindaci - che Abbanoa vanta un attivo di bilancio «perché la Regione ha impinguato il capitale societario con 142 milioni tra il 2013 e il 2014, 20 milioni nel 2015, 15 nel 2016 e ancora 10 nel 2017?». Altre osservazioni riguardano il contenzioso e la sanzione da 680 mila euro da versare all’Antitrust: i sindaci chiedono che vengano individuati i responsabili.

I conti illustrati dai vertici di Abbanoa ai soci sono questi: utile di bilancio pari a 8,6 milioni, fatturato di 396 milioni (+11% rispetto al 2015), investimenti in crescita (+33,85 milioni rispetto al 2015) e trend degli incassi positivo, che si conferma tale anche nel 2017. Secondo l’azienda «sono stati contenuti i costi a livelli inferiori al 2002 ed è stato raggiunto un margine operativo di esercizio positivo per 81 milioni, con una differenza elevata in rapporto al 2002, quando con la somma delle precedenti gestioni il margine operativo di esercizio risultava negativo per 66,5 milioni di euro». Significativo il dato del totale delle gestioni precedenti la nascita di Abbanoa, che «macinavano un margine operativo negativo di meno 66,5 milioni di euro nel 2002. Abbanoa spende di meno garantendo il doppio dei servizi del passato». Il confermato amministratore Ramazzotti lavorerà gratis per un altro anno.

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