La Nuova Sardegna

I saldi non decollano a Sassari insoddisfatti 9 commercianti su 10

I saldi non decollano a Sassari insoddisfatti 9 commercianti su 10

Va meglio a Cagliari, buoni affari nell’Ogliastra costiera Spesa massima 100 euro, gli stranieri acquistano di più

30 luglio 2017
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SASSARI. I saldi non sono più di moda. La crisi economica ha avuto sicuramente un ruolo in questa frenata, ma la riduzione della stagione degli affari a una cosa per pochi eletti è anche dovuta al continuo a ricorso a sconti e mega offerte durante l’anno e al boom degli acquisti on line. Al netto dei primi venti giorni di saldi che ufficialmente chiuderanno il 29 agosto, i conti sono fatti e non sono certo allettanti, salvo alcune piccole eccezioni. A sostenerlo è la Confesercenti, che ha effettuato un sondaggio su un campione di 200 esercizi commerciali di abbigliamento e scarpe di tutta l’isola. Di questi ben il 69 per cento si dichiara insoddisfatto sull’andamento dei saldi rispetto alla scorsa estate: il 41 per cento dà un giudizio mediocre, il 28 del tutto negativo. Solo il 31 per cento sembra aver migliorato la situazione. La maggior parte degli scontrini però sono sotto i 100 euro, mentre il 70 per cento degli stessi comprende fino a due articoli.

Sassari flop. La maggiore insoddisfazione tra i commercianti si registra a Sassari. Solo l’11,8 per cento del campione ha dichiarato un aumento delle vendite. A sorpresa invece ha decollato l’Ogliastra turistico-balneare, dove quasi il 72 per cento del campione di commercianti ha dichiarato di aver fatto buoni affari in questo mese ricco di turisti soprattutto stranieri. Più soddisfatti che delusi a Oristano, mentre a Nuoro il 44 per cento pensa positivo. Sorprende invece il dato delle zone turistico balneari della provincia di Cagliari: in cui l’andamento dei saldi accontenta solo il 13,3 per cento degli intervistati. Nonostante il pienone di turisti è evidente che il primo interesse non è fare shopping. In città e nell’interno va un po’ meglio, anche se il dato positivo sull’andamento dei saldi soddisfa meno del 45 per cento del campione.

Il dilemma turisti. «Spesso la capacità di spesa dei turisti che arrivano, ma anche la loro provenienza può condizionare di tanto le vendite di articoli di abbigliamento e scarpe – afferma Gian Battista Piana, direttore Confesercenti Sardegna –. Da quanto rileviamo dagli operatori, il turista straniero è più interessato ad acquistare prodotti italiani a un prezzo competitivo, piuttosto che i turisti italiani». «A questo punto sarebbe opportuno cominciare a valutare le ricadute del turismo sul commercio che non sembrano adeguate rispetto alle aspettative e alle presenze turistiche – aggiunge Roberto Bolognese, presidente Confesercenti Sardegna –. Infatti sono tanti i collegamenti che quest’anno stanno portando i turisti in Sardegna, anche da Paesi stranieri, anche se il costo dei trasporti incide ancora tanto. È importante inoltre ribadire, come facciamo in ogni occasione che un’osservanza più rigida sull’applicazione della normativa sui saldi e sull’abusivismo sarebbe importante, in questo periodo più che mai».



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