La Nuova Sardegna

Maxi bolletta di Abbanoa lui tenta di darsi fuoco

di Gianni Bazzoni
Maxi bolletta di Abbanoa lui tenta di darsi fuoco

Un elettricista di Sorso salvato dall’intervento della polizia. Ferito un agente La società: «Utenza slacciata per il mancato pagamento di 2.900 euro in 9 anni»

02 agosto 2017
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SASSARI. L’aveva annunciato il giorno prima sul suo profilo Facebook: «Abbanoa mi ha tolto il contatore dell’acqua ma non la mia dignità... Domani vedo di fare ciò che ho in mente. Poi si vedrà...». E ieri mattina all’apertura degli uffici di Abbanoa, Bastianino Campus, 56 anni di Sorso, sposato e padre di due figli, elettricista e una grande passione per la pesca, si è presentato in via Principessa Jolanda a Sassari e si è incatenato. Ha sistemato due bottiglie di benzina (in parte versata addosso) e ha acceso due candele. Ha urlato la sua rabbia, denunciando quella che secondo lui era una ingiustizia. Abbanoa - dopo quasi dieci anni di contestazioni per un debito di 2900 euro non pagato gli ha slacciato l’acqua dell’abitazione.

Una chiamata al 113 ha fatto scattare l’allarme e sul posto sono arrivati gli agenti di una volante e i vigili del fuoco. C’è stata un po’ di agitazione e a un certo punto la dimostrazione ha rischiato di finire in tragedia. Una delle candele, infatti, si è rovesciata sulla benzina e c’è stata la fiammata. Uno degli operatori della polizia, senza esitare, si è lanciato verso l’uomo e ha tirato la catena evitando che il fuoco potesse avvolgere la persona. Poi con un estintore di servizio il principio di incendio è stato spento definitivamente. Uno degli agenti ha riportato lievi ustioni ed è stato medicato in ospedale.

Pericolo scampato, ma poteva finire davvero male. L’uomo libero dalla catena è stato fatto salire sull’auto della polizia e portato via. La scena è stata seguita con preoccupazione da diversi utenti in fila e in attesa di entrare negli uffici di Abbanoa.

E la società ieri ha spiegato la propria posizione nel rapporto con l’autore della protesta. Una storia che riporta indietro negli anni, al 2008. «Utenza slacciata per un debito di 2900 euro accumulato in 9 anni – ha spiegato Abbanoa –. Ventotto bollette mai pagate, nessun reclamo o piano di rientro presentato, sette solleciti inviati nel tempo che preannunciavano l’interruzione delle fornitura».

E ieri mattina, dopo la drammatica scena, c’è stato l’incontro tra l’utente e i rappresentanti di Abbanoa: «Al cliente è stata illustrata la procedura per regolarizzarsi, necessaria per arrivare alla riattivazione della fornitura idrica». Nel corso della giornata ci sarebbe stato anche un contatto tra i vertici di Abbanoa e l’amministrazione comunale di Sorso per valutare la vicenda e pensare a possibili soluzioni, anche con l’attivazione del “bonus idrico”.

Nel lungo post della sera prima, quando annunciava la protesta davanti agli uffici di Abbanoa a Sassari, Bastianino Campus invece aveva disegnato un’altra situazione: aveva parlato solo di fatture in acconto, «non hanno mai mandato i conguagli dal 2009». E tornato a casa a Sorso non ha voluto commentare. Per lui ha risposto la moglie: «Non c’è altro da dire, abbiamo risolto...».

Sulla vicenda è invece intervenuto Simone Zancudi, segretario provinciale della Uil-polizia: «Gli operatori intervenuti hanno gestito molto bene la situazione. Il collega ha avuto la prontezza e il coraggio di agire subito dopo la fiammata. É stata evitata la tragedia grazie a efficienza e professionalità».

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