La Nuova Sardegna

«Inquinamento, controlli costanti»

«Inquinamento, controlli costanti»

La Spano su Macchiareddu: situazione critica ma impossibile stabilire la fonte

03 agosto 2017
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CAGLIARI. A Macchiareddu l’aria è inquinata, ma vista l’ampia estensione dell’area industriale non è possibile dire con certezza quale sia la fonte. Ad affermarlo è stata l’assessore Donatella Spano, rispondendo alla interrogazione dei consiglieri regionali del Pd, primo firmatario Valter Piscedda. I dem avevano chiesto alla titolare dell’Ambiente di intervenire in aula sui presunti reati ambientali legati alla attività della Fluorsid e sulle ipotesi di inquinamento e disastro ambientale nel territorio della Città metropolitana di Cagliari e in particolare nella laguna di Santa Gilla e nei comuni interessati.

«Le valutazioni annuali sulla qualità dell’aria sono state regolarmente prodotte da Arpas, condivise con la Regione e rese disponibili al pubblico – ha spiegato la Spano –. Nelle relazioni annuali si sottolinea con regolarità e senza distinzione tra i vari anni che persistono forti criticità per quanto riguarda l’anidride solforosa e le polveri fini nell’area industriale di Macchiareddu Assemini». La Spano è entrata nel dettaglio sugli ultimi 5 anni. In relazione all’anidride solforosa, l’assessore ha evidenziato «il superamento della soglia di allarme nel 2013, la violazione del limite giornaliero nel 2011 e vari superamenti del limite giornaliero nel 2013 e 2016 e dei limite orario nel 2011 e 2013». Quanto alle polveri sottili si evidenzia «la potenziale violazione del limite giornaliero sia nel 2014 e 2015, non certificabile a causa dei concomitantI e occasionali fenomeni di trasporto di polveri sahariane, e vari superamenti del limite giornaliero nel 2011, 2012, 2013 e 2016», che comunque «non devono sminuire la criticità relativa agli alti valori di polveri sottili, che rimangono sempre e comunque sostenuti fino a oggi».

La titolare dell’Ambiente delinea un quadro complesso dell’area industriale di Macchiareddu Assemini, ma allo stesso tempo «dal momento che le valutazioni espresse nelle relazioni annuali si basano su una osservazione di parametri medi rappresentativi di aree estese, non è opportuno utilizzarle in maniera specifica per caratterizzare una particolare fonte emissiva. Per eseguire degli studi specifici i dati di qualità dell’aria devono essere analizzati ad hoc, estrapolando i dati significativi per quella fonte, isolandola e corredando i dati tra gli inquinanti e con la direzione del vento».

L’assessore, infatti, specifica che «la tendenza delle concentrazioni di anidride solforosa e polveri sottili rimane critica per le stazioni di rilevamento di Macchiareddu, che comunque evidenziano valori elevati in modo alternato e periodico a seconda della direzione del vento. I valori più elevati – conclude Donatella Spano – sono attribuibili all’area industriale ma in particolare modo alle fonti emissive che ricadono nell’asse che unisce le postazioni Cenas6 e Cenas». Ovvero nell’intera area di Macchiareddu, dove c’è lo stabilimento della Fluorsid, ma non solo.

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