La Nuova Sardegna

Ma la Gallura chiede di più

Ma la Gallura chiede di più

Tempio punta a ottenere il primo livello. Per Alghero promozione nel 2018

04 agosto 2017
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CAGLIARI. Se il San Francesco di Nuoro è stato promosso – ma a molti non basta – a primo livello rinforzato e se i piccoli ospedali avranno comunque il pronto soccorso e la chirgia, i casi che restano più controversi restano quelli di Tempio e Alghero-Ozieri.

Tempio. La riorganizzazione sembra aver salvato tutti i reparti ma il sindaco Andrea Biancareddu resta prudente. «Prima di gioire aspetto di conoscere le modifiche migliorative uscite dalla commissione sanità del Consiglio. Nei giorni scorsi ho incontrato, prima ad Oristano e poi a Cagliari, l’assessore Luigi Arru e gli ho chiesto, senza mezzi termini per il Paolo Dettori, il riconoscimento di ospedale di primo livello. Per il punto nascita ho sollecitato equipe mediche itineranti e infine l’istituzione di due posti di terapia intensiva post-operatoria, la cardiologia sempre aperta, un pronto soccorso multidisciplinare con 4 posti di osservazione breve e intensiva e una sezione dedicata ai malati di Alzheimer. Quando sarò certo che tutto questo è contenuto nella mappa, allora gioirò. Per il momento rimane l’allerta rossa». Soddisfazione piena la esprime invece Giuseppe Meloni, consigliere regionale Pd: «L’ospedale di Tempio – spiega – vede riconosciuta la sua centralità nell’alta Gallura e dell'Anglona. Anche l’ospedale di La Maddalena, come ho sollecitato insieme a Pierfranco Zanchetta dell’Upc, avrà tutti i servizi indispensabili per garantire il meglio dell’assistenza in una zona disagiata e poi quando partirà l’elisoccorso sarà ancora più efficiente anche il trasferimento dei pazienti a Olbia».

Alghero-Ozieri. Non c’è stato l’atteso promozione ad ospedale di primo livello, ma nei fatti lo sarà – almeno stando alla mappa licenziata dalla commissione – con la possibilità di diventarlo ufficialmente entro il 2018, con l’apertura anche del reparto di rianimazione, mentre nel frattempo sono stati previsti due posti letto di terapia semi-intensiva. Saranno aperti i nuovi reparti di oncologia e lungodegenza, potenziati i sistemi diagnostici: Tac, ecografo e risonanza magnetica. Nessun reparto – sempre stando alla bozza finale – fra quelli esistenti sarà ridimensionato, neanche ostetricia-ginecologia. Il punto nascita sarà sottoposto a un’attenta valutazione e dovrebbe essere confermato. L’anno prossimo dovrebbe essere sperimentato anche il percorso per le malattie tempo dipendenti: ictus e infarto. (a.m.)

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