La Nuova Sardegna

Stop ai furti di sabbia, volantinaggio tra i turisti

Stop ai furti di sabbia, volantinaggio tra i turisti

Campagna di sensibilizzazione degli indipendentisti di Liberu guidati da Devias I vacanzieri sono stati messi in guardia allo sbarco dalle navi e dagli aerei

06 agosto 2017
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CAGLIARI. La vacanza in Sardegna è iniziata con un invito, formulato con toni gentili ma perentori: “Giù le mani dalla nostra sabbia”. I turisti appena scesi dagli aerei e dalle navi hanno incrociato i militanti di Liberu carichi di volantini. Una quarantina gli indipendentisti che hanno partecipato alla iniziativa di sensibilizzazione verso le spiagge isolane. «Làssami Neta», Lasciami pulita, Leave me clean»: è questo il messaggio scritto nei 20mila volantini distribuiti ieri mattina a partire dalle 6. Obiettivo: informare i viaggiatori sul fatto che è vietato portare via sabbia, pietre, conchiglie, piante dalle spiagge dell'isola, e stimolarli a non abbandonare alcun rifiuto e a lasciare il posto migliore di come lo si trova. «La sostenibilità ambientale è limitata – ha spiegato il leader del movimento, Pierfranco Devias, durante il volantinaggio nello scalo di Cagliari-Elmas – e se tutte le volte migliaia di persone ripartono con le loro bottigliette piene di sabbia, ognuna contribuisce a distruggere le bellezze naturali». Per questo motivo gli indipendentisti di Liberu hanno deciso di avvisare i turisti, in modo che nessuno abbia più scuse. Nei giorni scorsi il Consiglio regionale ha approvato il testo unificato in materia di Turismo che, fra le altre cose, prevede che «chiunque asporta, detiene, vende anche piccole quantità di sabbia, ciottoli, sassi o conchiglie provenienti dal litorale o dal mare e in assenza di regolare autorizzazione o concessione rilasciata dalle autorità competenti, è soggetto a una sanzione che varia dai 500 ai 3000 euro». Un inasprimento delle pene che dovrebbe scoraggiare i predoni dell’ambiente che ogni sono sempre più numerosi. Soltanto all’aeroporto di Elmas, da maggio a luglio, sono stati sequestrati trecento chili di conchiglie. Il problema, secondo Pierfranco Devias, è che «quando negli aeroporti si viene fermati con i souvenir di sabbia o conchiglie, e questo accade a decine persone ogni giorno, non c'è nessuno che multi perché gli addetti ai controlli non possono fare altro che sequestrare quanto portato via dalle spiagge».

Meglio prevenire quindi. La campagna di sensibilizzazione prevede anche l'applicazione di circa quindicimila adesivi con lo stesso logo dei volantini presso le spiagge più frequentate e dove il fenomeno è più diffuso. «In questo modo – sottolinea Devias – da indipendentisti cerchiamo di dare un contributo alla salvaguardia dell'ambiente, mettendo in piedi ciò che la Regione non fa, cioè una campagna di sensibilizzazione mirata al rispetto delle nostre spiagge e del nostro patrimonio ambientale».

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