La Nuova Sardegna

Paolo Pinna, la folle fuga gli costerà 3 anni in più

di Nadia Cossu

Si complica ulteriormente la posizione del nulese già condannato a 20 anni Oggi udienza di convalida dal gip che deciderà se rimandarlo a Quartucciu 

12 agosto 2017
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SASSARI. Si presenterà oggi davanti al gip Cristina Ornano per l’udienza di convalida dell’arresto, il 19enne Paolo Pinna evaso mercoledì pomeriggio dal carcere minorile di Quartucciu. Insieme a lui ci saranno gli avvocati difensori Angelo Merlini e Stefano Fiori.

Il giovane, che sta scontando una condanna a vent’anni per gli omicidi dell’orunese Gianluca Monni e del nulese Stefano Masala, al momento si trova rinchiuso nell’istituto penitenziario di Uta perché gli ultimi reati contestati – l’evasione e la tentata rapina impropria – li ha commessi da maggiorenne. Una bravata che gli costerà anni in più di carcere. L’evasione, infatti, come previsto dall’articolo 385 del codice penale, è punita con la reclusione da uno a tre anni. La pena minima per la rapina impropria, invece, è di quattro anni e mezzo. Con l’eventuale applicazione delle generiche equivalenti, la riduzione di un terzo per il rito abbreviato e la riduzione per il solo “tentativo” di rapina del trattore, si arriva all’incirca ai tre anni.

Sono però calcoli assolutamente approssimativi che saranno valutati dal giudice alla luce di tutta una serie di considerazioni che ora sarebbe prematuro fare.

Paolo Pinna, in quella folle fuga tra le campagne intorno a Quartucciu, aveva tentato di raggiungere Maracalagonis con un trattore. Un mezzo agricolo lento e pesante che ha cercato di rubare a due agricoltori. Quando i proprietari si sono accorti del furto lo hanno inseguito e c’è stata una colluttazione. Un piano decisamente azzardato che confermerebbe la convinzione dei carabinieri: nessuna premeditazione, nessun accordo preso preventivamente con qualche complice.

Il “giallo” da risolvere resta al momento quello di un contatto telefonico che il 19enne potrebbe aver avuto durante la breve fuga a bordo del trattore. Un cellulare trovato lì per caso che potrebbe aver usato per chiedere aiuto. Così come i militari stanno ancora cercando di capire – ipotesi verosimile – se qualcuno abbia o meno dato un passaggio in macchina al giovane per raggiungere la chiesa di Maracalagonis. Qualcuno che, naturalmente, non sapeva di aver dato una mano a un evaso accusato di duplice omicidio.

Il giudice oggi deciderà anche se rispedire Paolo Pinna a Quartucciu. Anche in questo caso possono entrare in gioco diverse variabili. Ma una cosa è certa: fino al compimento dei 24 anni, Pinna ha diritto a stare nel carcere minorile per via dei reati commessi quando, appunto, non aveva ancora compiuto 18 anni.

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