La Nuova Sardegna

La quattro corsie per il mare: un’odissea iniziata 13 anni fa

La quattro corsie per il mare: un’odissea iniziata 13 anni fa

SASSARI. Quando le ruspe si accesero nel 2004, nessuno poteva immaginare che 13 anni dopo la Buddi Buddi sarebbe stata ancora un cantiere. La strada che collega Sassari al mare, direzione Platamona-Ca...

13 agosto 2017
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SASSARI. Quando le ruspe si accesero nel 2004, nessuno poteva immaginare che 13 anni dopo la Buddi Buddi sarebbe stata ancora un cantiere. La strada che collega Sassari al mare, direzione Platamona-Castelsardo per poi raggiungere la Gallura, è diventato un caso simbolo: i lavori di allargamento a quattro corsie sono stati interrotti più volte per intoppi burocratici, per mancanza di fondi e per le imprese che si erano aggiudicate i lavori di realizzazione. E pensare che si tratta di 10 chilometri scarsi divisi in due porzioni: il tratto iniziale, più breve, è comunale, mentre quello sino all’incrocio per Platamona, più lungo, appartiene alla provincia di Sassari. I due tratti hanno vissuto storie differenti e quello provinciale ha camminato più veloce del secondo. Dopo una lunga pausa i lavori sono ripresi, al punto che è prevista per il 17 ottobre la conclusione dei lavori. Nel tratto comunale, invece, il traguardo appare ancora lontano e nessuno osa sbilanciarsi sui tempi. Nel frattempo gli automobilisti che percorrono la strada sono obbligati ad affrontare pericolose gimkane, improvvisi restringimenti e allargamenti della carreggiata. Situazioni insidiose in particolare per i turisti, tanti, che in questo periodo percorrono l’arteria per andare al mare. La situazione è gradualmente migliorata grazie all’apertura di ampi tratti di quattro corsie intervallati da rotatorie, ma resta pericolosa in particolare nelle ore notturne quando nonostante la presenza della segnaletica è facile sbagliare. In particolare nel tratto più vicino a Sassari, quando si percorre un tratto a due corsie che si conclude con una rotatoria, anche questa in attesa di essere allagata e completata.

Anche quest’estate, come accade da molti anni, si è infranto il sogno di vedere la strada finita. Per percorrere il nastro d’asfalto a quattro corsie – almeno per tre quarti – bisognerà pazientare ancora sino a ottobre, nulla rispetto ai 13 anni già trascorsi.

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