rinviata la protesta
Latte e allevamenti, i pastori aspettano risposte
SASSARI. «Invitiamo i comitati a continuare il lavoro di vigilanza, ma sospendendo momentaneamente la mobilitazione prevista per porti ed aeroporti». Il Movimento pastori sardi che due giorni fa...
13 agosto 2017
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SASSARI. «Invitiamo i comitati a continuare il lavoro di vigilanza, ma sospendendo momentaneamente la mobilitazione prevista per porti ed aeroporti».
Il Movimento pastori sardi che due giorni fa aveva annunciato «una nuova, durissima battaglia» a causa delle «continue esternazioni di un partito trasversale costituito da soggetti che nel momento in cui si arriverà in aula non faranno altro che cercare di invalidare quanto sinora è stato costruito» ha deciso di allentare la morsa sulla Regione posticipando le iniziative prevista per i prossimi giorno nonostante l’incontro con i rappresentanti politici della Regione si fosse concluso con un accordo di massima. Il 2 agosto, infatti, il governatore Francesco Pigliaru aveva preso l’impegno di trovare i 35 milioni per salvare gli allevamenti: «Noi crediamo profondamente nel risultato ottenuto», hanno confermato ieri i rappresentanti del Movimento dando forza alle parole con l’idea di bloccare la manifestazioni di piazza promesse pochi giorni fa. La sospensione della protesta rispetto alla posizione assunta giovedì dovrebbe essere dovuta al fatto che «vogliamo impedire qualsiasi interferenza con i lavori che la Giunta sta portando avanti per onorare le promesse fatte». Ma la pazienza ha un limite già fissato nell’agenda del Movimento dei pastori sardi: «Se entro il 25 agosto non avremmo riscontro dei provvedimenti d’urgenza di cui si è parlato, non intendiamo concedere ulteriori tregue». In ogni caso, hanno comunicato ancora i pastori «resta comunque attiva la preparazione alla manifestazione prevista a Cagliari per la prima settimana di settembre. Non intendiamo abbassare la guardia e teniamo d’occhio l’obiettivo». Perché, in fondo, ogni promessa è debito.
Il Movimento pastori sardi che due giorni fa aveva annunciato «una nuova, durissima battaglia» a causa delle «continue esternazioni di un partito trasversale costituito da soggetti che nel momento in cui si arriverà in aula non faranno altro che cercare di invalidare quanto sinora è stato costruito» ha deciso di allentare la morsa sulla Regione posticipando le iniziative prevista per i prossimi giorno nonostante l’incontro con i rappresentanti politici della Regione si fosse concluso con un accordo di massima. Il 2 agosto, infatti, il governatore Francesco Pigliaru aveva preso l’impegno di trovare i 35 milioni per salvare gli allevamenti: «Noi crediamo profondamente nel risultato ottenuto», hanno confermato ieri i rappresentanti del Movimento dando forza alle parole con l’idea di bloccare la manifestazioni di piazza promesse pochi giorni fa. La sospensione della protesta rispetto alla posizione assunta giovedì dovrebbe essere dovuta al fatto che «vogliamo impedire qualsiasi interferenza con i lavori che la Giunta sta portando avanti per onorare le promesse fatte». Ma la pazienza ha un limite già fissato nell’agenda del Movimento dei pastori sardi: «Se entro il 25 agosto non avremmo riscontro dei provvedimenti d’urgenza di cui si è parlato, non intendiamo concedere ulteriori tregue». In ogni caso, hanno comunicato ancora i pastori «resta comunque attiva la preparazione alla manifestazione prevista a Cagliari per la prima settimana di settembre. Non intendiamo abbassare la guardia e teniamo d’occhio l’obiettivo». Perché, in fondo, ogni promessa è debito.
