La Nuova Sardegna

Paura a Porto Rotondo fiamme tra le ville dei vip

di Giampiero Cocco
Paura a Porto Rotondo fiamme tra le ville dei vip

Il fuoco spinto dal vento ha minacciato il centro abitato: il rogo è doloso

13 agosto 2017
3 MINUTI DI LETTURA





PORTO ROTONDO. La paura ha l’odore acre del fumo dell’incendio che ieri è scoppiato tra le ville e i centri residenziali di Porto Rotondo, mettendo in fuga decine di turisti in preda al panico.

L’allarme antincendio nel borgo nobile dei Donà Dalle Rose è scattato ieri poco dopo le 12 e 30, quando ai centralini della vigilanza del Consorzio e nelle caserme di carabinieri e vigili del fuoco sono arrivate le telefonate di decine di residenti spaventati dal fumo che invadeva le loro abitazioni. Sul posto, in pochi minuti, è giunto l’elicottero dei servizi antincendio della Costa Smeralda che ha cominciato a gettare bennate d’acqua salata sul rogo che aveva avvampato la vegetazione spontanea che ricopriva due vecchi ruderi diroccati stipati di rottami d’ogni genere, da vecchi televisori a frigo e lavatrici che, nel tempo, qualcuno si è disfatto, utilizzando le vecchie case coloniche come discariche. Le fiamme, che spinte della folate del maestrale hanno avvampato la macchia mediterranea e un boschetto di ginepri che si incunea tra le ville del centro turistico, hanno messo a dura prova l’apparato antincendio confluito sul posto in forze con i mezzi e gli uomini del distaccamento dei vigili del fuoco di Olbia, gli agenti del corpo forestale della stazione olbiese guidati da Giovanni Manca e le decine di volontari della protezione civile. Dalla sala operativa di Tempio del corpo forestale venivano inviati sul posto due elicotteri (da Monte Limbara e Anela) e uno dei Canadair della protezione civile di stanza all’aeroporto di Olbia Costa Smeralda. La polizia di Stato, i carabinieri e gli agenti della polizia locale hanno provveduto a isolare l’intera zona dove operavano decine di mezzi antincendio (che venivano riforniti dalle prese d’acqua consortili) mentre si provvedeva alla evacuazione, in via precauzionale, di diverse decine di turisti che occupavano gli appartamentini del centro residenziale di Juniperus, tra la spiaggia di Ira (i cui accessi sono stati chiusi dalla forze dell’ordine) e il centro del borgo. La paura si è impadronita di tanti residenti che hanno lasciato le loro case invase dal fumo. In una villa confinate con la strada principale un tizzone trasportato dal vento ha bruciato il calpestio in legno a bordo piscina, mentre i proprietari, (facoltosi commercianti emiliani) hanno provveduto a spegnere il piccolo rogo con secchiate d’acqua. «Debbo ringraziare, a nome dei consorziati – ha detto ieri Paolo Manca, amministratore del Consorzio di Porto Rotondo –, tutti coloro che si sono prodigati nelle operazioni di spegnimento, a partire dal velivolo messo a disposizione dal Consorzio Costa Smeralda, con il quale abbiamo siglato un protocollo di reciproca collaborazione, agli uomini dei vigili del fuoco, del corpo forestale regionale e ai tantissimi volontari». L’incendio che ha interessato una striscia di poche migliaia di metri di territorio densamente popolato è di sicura origine dolosa, e gli investigatori del corpo forestale guidati da Giancarlo Muntoni sono già al lavoro per individuare gli incendiari.

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative