La Nuova Sardegna

Budelli: il custode resta, gli abusi edilizi no

di Serena Lullia
Budelli: il custode resta, gli abusi edilizi no

Da ottobre il Parco abbatterà un terzo della casa, ampliamenti non autorizzati e impianti fuori norma

20 agosto 2017
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LA MADDALENA. Una ruspa in paradiso. A ottobre il mezzo attraverserà la Spiaggia rosa sospeso su una passerella e punterà verso la casa del custode. La benna, su ordine del Parco, deve abbattere gli abusi edilizi che si sono stratificati negli anni in cui Budelli era privata. Adesso che il proprietario dell’isola è lo Stato il ripristino della legalità è doveroso. Le demolizioni degli abusi, due stanze da letto e dei magazzini, non sono solo un obbligo di legge ma anche la precondizione perché l’anziano custode, Mauro Morandi, resti a Budelli. Anche se nel futuro non sarà più da solo a controllare la sabbia rosa. Il Parco installerà un sistema di webcam attive 24 ore su 24.

Abusi edilizi. La ruspetta del Parco avrà parecchio lavoro da fare. Nei decenni la piccola casa del custode è stata ampliata senza alcun tipo di autorizzazione. Circa un terzo dell’edificio dovrà essere demolito. Dalle verifiche fatte dal Comune e dal Parco dovranno andare giù una parte del bagno, un cortile trasformato in stanza per gli ospiti con due letti; un’altra camera e dei depositi-magazzini, uno dei quali realizzato su una piattaforma di cemento. Nell’elenco dei lavori da fare c’è anche la rimozione di diversi pannelli di eternit. C’è poi da mettere a norma l’impianto elettrico mentre invece già esiste una fossa settica autorizzata per gli scarichi. Lungo l’iter che il Parco sta seguendo. Si deve infatti lavorare in un contesto fragile e protetto, per cui servono autorizzazioni e valutazioni di incidenza ambientale. Tutte le macerie dovranno essere poi portate via. Un traghettino resterà ormeggiato sull’isola per consentire il trasporto dei detriti. Si ipotizza che il cantiere durerà alcuni mesi.

Verso un accordo. «L’abbattimento degli abusi edilizi e la messa a norma della struttura è la precondizione per poter trovare un accordo sul futuro del custode – spiega il commissario del Parco, Leonardo Deri –. Al momento Mauro è un abusivo in una casa pericolante. Ovviamente troveremo una soluzione di buonsenso, non intendo mandare via una persona di 78 anni, 28 dei quali vissuti a Budelli. Il Parco è però proprietario di quell’edificio ed è tenuto a metterlo in regola a sue spese. Potrà accadere che il custode debba lasciare l’isola durante i lavori per alcuni giorni, ma solo per ovvi motivi di sicurezza».

Un passo indietro. Ne 2016 lo Stato acquista l’isola di Budelli per 3 milioni di euro. Il paradiso con la Spiaggia rosa era stato messo in vendita dopo il fallimento della società immobiliare che lo aveva nel portafoglio. Dopo che il milionario neozelandese Michael Harte aveva ritirato l’offerta di acquisto, il Parco aveva premuto perché l’isola simbolo dell’arcipelago diventasse pubblica. Con la vendita la società aveva così potuto pagare la lunga lista di creditori tra cui lo storico custode Mauro Morandi, rimasto diversi anni senza stipendio a vigilare da solo sull’eden rosa. A lui erano andati 154mila euro.

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