La Nuova Sardegna

Ladri di sabbia: bloccati e arrivano le prime multe

di Claudio Zoccheddu
Ladri di sabbia: bloccati e arrivano le prime multe

Elmas, quattro turisti sorpresi al check-in: i souvenir proibiti erano in valigia In arrivo le sanzioni da mille euro previste dalla nuova legge sul turismo  

22 agosto 2017
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CAGLIARI. Avevano deciso di nascondere in valigia un pezzo di Sardegna con l’idea di contrabbandarlo oltre il Tirreno. L’idea di rubare due bottiglie piene di sabbia raccolta nella spiagge dell’isola, e una busta che conteneva alcuni ciottoli, è naufragata al momento dell’imbarco dei quattro novelli Lupin su un volo in partenza dall’aeroporto di Cagliari. A modo loro, comunque, i ladri di sabbia saranno ricordati in tutta l’isola perché sono stati i primi a essere riconosciuti come responsabili della detenzione illecita di sabbia, come stabilito dal secondo comma dell’articolo 40 della nuova legge regionale sul turismo dedicato proprio ai furti dalle spiagge.

La sanzione. L’idea di rubare un pugno di sabbia costerà carissima ai quattro turisti fermati ieri dagli agenti della Forestale durante i tredici controlli effettuati in aeroporto: i trasgressori potranno decidere se pagare entro 60 giorni una multa da mille euro a testa o attendere l’ingiunzione da parte del Corpo Forestale a cui la legge ha affidato l’intero iter sanzionatorio. E saranno sempre gli agenti del Corpo forestale ad assicurare la certezza della sanzione che, dall’emanazione della nuova legge sul turismo, colpisce l’asportazione ma anche la semplice detenzione di sabbia in assenza di una concessione speciale o di un’autorizzazione. E, ovviamente, l’ignoranza non è ammessa in alcun modo. La vecchia scusa di non essere a conoscenza dei divieti non verrà valutata come un’attenuante.

La difesa dell’ambiente. L’anno zero della tutela ambientale è finalmente arrivato anche negli aeroporti sardi. Il ritardo accumulato è notevole ma da ieri le rilevazioni ai raggi x sui bagagli imbarcati in cabina potrà avere un riscontro immediato. La scoperta di un carico di sabbia, anche di piccoli dimensioni, non si fermerà al semplice sequestro amichevole che veniva attutato dagli stoici addetti alla sicurezza degli aeroporti sardi. Le multe potrebbero dare una mano d’aiuto agli uomini che rappresentavano l’ultima, e in alcuni casi anche l’unica, barriera a difesa di uno dei patrimoni ambientali che caratterizzano l’isola. E proprio per ridurre al minimo il danno ambientale alcuni esperti esamineranno la sabbia e le conchiglie sequestrate in aeroporto in modo che possano essere riposizionate nella spiaggia di provenienza.

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