La Nuova Sardegna

Aritzo spogliata delle sue foreste: la denuncia del deputato Mauro Pili

Aritzo spogliata delle sue foreste: la denuncia del deputato Mauro Pili

Il parlamentare punta il dito contro il taglio degli alberi da parte di una società svizzera

23 agosto 2017
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NUORO. «Centinaia di ettari di foreste sono stati rasi al suolo da una società svizzera nei mesi scorsi e ridotti a deserto in uno degli habitat naturali più affascinanti della Sardegna».

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Lo denuncia il deputato di Unidos e componente della commissione Ambiente della Camera, Mauro Pili, dopo un sopralluogo con tecnici e dirigenti locali del partito nelle montagne di Aritzo. E da quelle aree il parlamentare lancia la campagna #riforestiamolaSardegna per la tutela e la ricostituzione del patrimonio boschivo sardo su circa 200mila ettari.

«Lo sfregio ambientale all'ingresso di Aritzo è devastante - attacca Pili - ed è avvenuto nel silenzio più assoluto: si vedono migliaia di monconi di alberi rasi al suolo. Tutto questo a mille metri di altitudine con un paesaggio spettrale che si contrappone a quell'immagine di Aritzo e della Barbagia che da sempre sono state il polmone verde della Sardegna».

Il deputato chiama in causa le istituzioni sarde e punta il dito contro la Regione che «ha consentito che i mercenari comprassero a quattro euro quell'immenso patrimonio forestale impiantato a fine degli anni '70, che seppur non autoctono, costituiva un valore paesaggistico ambientale rilevante. Come è stato possibile - si chiede Pili - consentire questo scempio? Ora serve un piano piano autoctono di riforestazione che non possa più essere aggredito da faccendieri e multinazionali».

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