Ladri di sabbia a Is Aruttas sorpresi e subito filmati
CABRAS. Facevano finta di niente e, mentre il maestrale rinfrescava la spiaggia di Is Aruttas, riempivano la solita bottiglia con i granelli di quarzo fossile che rendono unico il litorale più...
23 agosto 2017
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CABRAS. Facevano finta di niente e, mentre il maestrale rinfrescava la spiaggia di Is Aruttas, riempivano la solita bottiglia con i granelli di quarzo fossile che rendono unico il litorale più conosciuto del Sinis.
Il fare circospetto dei due turisti spagnoli non è però sfuggito all’occhio indagatrice dei bagnanti e alla telecamera dello smartphone di Luisa Deriu che ha ripreso una scena che, purtroppo, si ripetete senza soluzione di continuità nel Sinis. I litorali del Sinis sono i preferiti dai ladri di sabbia e i cartelli di divieto rimangono l’unico baluardo istituzionale contro i furti di quarzo. Per fortuna molto spesso ci pensano i bagnanti a far rispettare le regole con inviti tanto cortesi quanto fermi al punto che, altrettanto spesso, i ladri colti con le mani nel quarzo restituiscono il bottino alla natura e chiudono la faccenda con una risma di scuse imbarazzate.
Nel video caricato su internet dalla solerte bagnante cabrarese si sente chiaramente l’invito rivolto a due giovani turisti spagnoli che avevano riempito una bottiglia di plastica da un litro e mezzo con i chicchi di quarzo. Superato lo scoglio rappresentato dalla differenza di idioma, la comunicazione ha dato i suoi frutti e l’episodio si è concluso senza danni per l’ambiente e per il portafoglio dei turisti che avrebbero rischiato di incappare nella nuova norma regionale che punisce i ladri di sabbia con multe salatissime.
Il fare circospetto dei due turisti spagnoli non è però sfuggito all’occhio indagatrice dei bagnanti e alla telecamera dello smartphone di Luisa Deriu che ha ripreso una scena che, purtroppo, si ripetete senza soluzione di continuità nel Sinis. I litorali del Sinis sono i preferiti dai ladri di sabbia e i cartelli di divieto rimangono l’unico baluardo istituzionale contro i furti di quarzo. Per fortuna molto spesso ci pensano i bagnanti a far rispettare le regole con inviti tanto cortesi quanto fermi al punto che, altrettanto spesso, i ladri colti con le mani nel quarzo restituiscono il bottino alla natura e chiudono la faccenda con una risma di scuse imbarazzate.
Nel video caricato su internet dalla solerte bagnante cabrarese si sente chiaramente l’invito rivolto a due giovani turisti spagnoli che avevano riempito una bottiglia di plastica da un litro e mezzo con i chicchi di quarzo. Superato lo scoglio rappresentato dalla differenza di idioma, la comunicazione ha dato i suoi frutti e l’episodio si è concluso senza danni per l’ambiente e per il portafoglio dei turisti che avrebbero rischiato di incappare nella nuova norma regionale che punisce i ladri di sabbia con multe salatissime.