La Nuova Sardegna

Castiadas, la testimonianza del medico-eroe: «Così ho salvato 4 persone»

di Gian Carlo Bulla
Castiadas, la testimonianza del medico-eroe: «Così ho salvato 4 persone»

Gabriele Benedetti si è gettato tra le onde di Cala Sinzias per aiutare i bagnanti in difficoltà

24 agosto 2017
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CASTIADAS. Non ha esitato a sfidare il mare in tempesta di Cala Sinzias, nel litorale di Castiadas, e a tuffarsi per 5 volte in acqua, sino a raggiungere lo stremo delle forze, per prestare soccorso a diverse persone che erano in balia delle onde e rischiavano di annegare. Il salvatore “eroe” è Gabriele Benedetti, romano, 33 anni, medico osteopata, abile nuotatore ed esperto di kite-surf. Un habitué della costa sud orientale della Sardegna che d’estate frequenta fin da quand’era bambino. Il medico romano, intorno alle 15 di martedì, ha salvato insieme ad un ragazzo sardo, un bambino trascinato dalla forte corrente provocata dal vento di scirocco che rischiava di impattare violentemente sugli scogli. Il bimbo strillava e invocava l’aiuto a squarciagola. «Sia io che l’altro soccorritore – spiega Gabriele Benedetti – ci siamo tuffati e lo abbiamo agguantato per le braccia e siamo riusciti a trascinarlo a riva».

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L’episodio avrebbe dovuto dissuadere chiunque ad entrare in acqua. Cosi, però, non è stato. Intorno alle 17, infatti, due ore dopo, nonostante le condizioni del mare fossero peggiorate e sul pennone della postazione del bagnino era issata la bandiera rossa, una coppia giovanissima di fidanzatini, entrambi sardi, è entrata in acqua. I due si sono trovati subito in difficoltà. «Anche loro – racconta il medico osteopata – pur sapendo nuotare sono stati risucchiati dalla corrente e rischiavano di finire sugli scogli. Senza esitazione mi sono nuovamente tuffato in acqua e nuotando come solitamente fanno coloro che praticano il kite-surf per recuperare la tavola, mi sono diretto verso la ragazza rischiava di più ed era in evidente stato di choc. Le ho intimato di aggrapparsi al mio collo e sono riuscito a trascinarla sana e salva sul bagnasciuga. Nel frattempo sette bagnanti dopo aver recuperato una corda spessa hanno formato una catena e sono entrati in acqua per prestare soccorso al ragazzo. La risacca ha spezzato la catena. I sette soccorritori sono stati trascinati al largo e rischiavano di impattare contro gli scogli.

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«Nonostante fossi stanco – dice il medico – mi sono rituffato e sono riuscito a salvare quello più vicino alla riva. Poiché la situazione era ancora molto delicata sono stato costretto a tuffarmi nuovamente per prestare soccorso ad un’altra persona, sui 55 anni, che stava per annegare. Ce l’ho fatta nonostante la stazza dell’uomo. Per fortuna le altre persone con l’aiuto di altri soccorritori e dello stesso medico sono riusciti a mettersi in salvo sugli scogli». Alla fine dell’epica impresa Gabriele Benedetti é crollato sul bagnasciuga tra gli applausi dei bagnanti.

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«A mente fredda mi sono reso conto di aver rischiato la vita e di aver fatto qualcosa di incredibile – sottolinea Gabriele Benedetti –. Martedì notte non sono riuscito a chiudere occhio a causa della tensione e della stanchezza e per la paura per lo scampato pericolo. Ho anche avuto la febbre. Sono felicissimo di avere salvato almeno quattro persone». Questa mattina Gabriele Benedetti sarà ricevuto in municipio dal sindaco di Castiadas Eugenio Murg ioni che gli ha già espresso telefonicamente un sincero ringraziamento.

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