La Nuova Sardegna

La manovra del Top gun diventa un caso politico

di Gianni Bazzoni
La manovra del Top gun diventa un caso politico

Interrogazione del senatore Silvio Lai sul jet che ha sfiorato una nave Grimaldi

28 agosto 2017
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SASSARI. La vicenda del jet della Marina militare francese che ha più volte sorvolato a distanza ravvicinata il traghetto della Grimaldi in navigazione da Porto Torres per Barcellona, facendo scattare l’allarme tra i passeggeri (non informati di quanto stava accadendo), diventa un caso internazionale. E approda sul tavolo del Governo.

Silvio Lai, senatore del Partito democratico e presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle cause del disastro del traghetto Moby Prince, ha preso sul serio la vicenda e ha presentato una interrogazione urgente.

«Quello segnalato da alcuni passeggeri della motonave Grimaldi, imbarcati lo scorso 25 agosto nella tratta Porto Torres Barcellona – sottolinea Silvio Lai – , pare non sia un caso isolato ma si sia ripetuto più volte negli ultimi tempi. Chiediamo dunque al governo di intervenire nei confronti delle autorità francesi, prima di tutto per chiedere spiegazioni sull’opportunità di manovre di questo tipo, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo, con un allarme terrorismo ai massimi livelli». Ma il senatore del Pd chiede anche che si faccia chiarezza «sulla correttezza di tutte le procedure che dovrebbero essere seguite dagli aerei militari anche quando si trovano a sorvolare acque internazionali».

L’interrogazione di Lai è stata inviata al ministro degli Esteri dopo le segnalazioni di alcuni passeggeri della motonave partita da Porto Torres e diretta a Barcellona. In particolare di un bancario sassarese, Ettore Erriquez, in viaggio con la famiglia, che ha anche annunciato una denuncia alla Procura.

«Chi si trovava a bordo dell’imbarcazione ha parlato di più di un passaggio a distanza ridottissima dalla nave, addirittura passando nello spazio tra la plancia e la torretta dei comignoli. Una manovra che, come detto – ha affermato ancora Silvio Lai – , non sarebbe la prima volta che viene effettuata da jet militari francesi a pochi metri da una nave passeggeri, creando un comprensibile allarme da parte di chi si trova improvvisamente in uno scenario da film di guerra. Siamo consapevoli del fatto che chi effettua manovre di questo tipo sia adeguatamente preparato ma questo non toglie che il ripetuto passaggio a pochi metri dalla motonave sia incomprensibile anche solo per gli effetti che può provocare sulla tranquillità dei passeggeri».

Inevitabile la richiesta di chiarimento, il parlamentare ritiene che una spiegazione sia doverosa «non solo per chi si trovava nei giorni scorsi a bordo dell’imbarcazione di linea ma anche per il futuro, perché se si tratta di manovre non strettamente necessarie è giusto ed è il caso che si intervenga perché non si ripetano».

In effetti l’impressione è che non sia stato valutato attentamente il rischio. Perché certe manovre, anche se eseguite da professionisti, possono produrre situazioni di pericolo. La storia è ricca di vicende, alcune anche misteriose e mai chiarite a distanza di anni.

La Marina militare francese lo scorso anno si era scusata per un episodio simile accaduto più o meno nella stessa zona. Evidentemente non tutto era regolare, e se ora l’episodio si ripete il minimo che si può fare è pretendere chiarezza ai massimi livelli istituzionali.

Ieri sono stati numerosi i messaggi arrivati da parte di lettori che hanno vissuto esperienze simili, anche a bordo del traghetto della Tirrenia diretto a Genova e qualcuno anche in volo su un aereo Ryanair.

Ce n’è abbastanza per chiedere l’apertura di una indagine conoscitiva, per capire se i protocolli esistenti vengono applicati rigorosamente o se, invece, certe esibizioni spericolate - come quella del 25 agosto - sono frutto di personali scelte dei piloti.

Anche altri passeggeri a bordo del traghetto della Grimaldi diretto a Barcellona hanno confermato ieri che presenteranno denuncia per chiedere alle autorità competenti di accertare se quelle manovre che hanno spaventato le persone presenti sul ponte della nave erano strettamente necessarie (e sicure) o se, invece, potevano essere evitate.

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