La Nuova Sardegna

Esplosione devasta b&b legami con un pestaggio

di Gian Carlo Bulla
Esplosione devasta b&b legami con un pestaggio

Salvi i 13 ospiti. Il compagno della titolare era stato aggredito a maggio

30 agosto 2017
3 MINUTI DI LETTURA





VILLASIMIUS. Un ordigno ad alto potenziale del tipo “pipe bomb”, confezionato con un tubo metallico riempito di esplosivo da cava, bulloni e frammenti metallici. Poteva uccidere, hanno detto gli artificieri intervenuti nel b&b “Is Axrollixeddas” in via Ariosto a Villasimius: la bomba è esplosa nelle veranda della struttura ricettiva provocando danni enormi all’interno e svegliando di soprassalto i 9 ospiti, due famiglie con bambini, oltre a gestori e titolari. Per fortuna a quell’ora della notte – circa le 2 – tutti dormivano: sono stati fatti allontanare e accompagnati in un residence. Il b&b è gestito dai fratelli Silvia e Andrea Spano, mentre la titolare è Maria Fedela Meloni.

Tragedia sfiorata. Solo il caso ha voluto che nessuno degli ospiti, magari sceso in cucina per bere un po’ d’acqua, come spesso accade nel cuore della notte, sia rimasto coinvolto nell’esplosione – sottolinea il capitano dei carabinieri Stefano Colantonio, comandante della compagnia di San Vito, che coordina le indagini. In quel caso sarebbe potuto rimanere ferito o addirittura ucciso. Sul posto sono intervenuti gli artificieri del comando provinciale di Cagliari, i vigili del fuoco del distaccamento di San Vito e i volontari di una associazione convenzionata col 118.

Le indagini. Sull’episodio indagano a tutto campo i carabinieri della stazione Villasimius e del nucleo operativo della compagnia di San Vito. I militari mantengono il più stretto riserbo. Non escludono che l’attentato dinamitardo che ha provocato danni ingenti non ancora quantificati sia collegato ad altri episodi criminosi avvenuti nei mesi scorsi nell’hinterland cagliaritano. Maria Fedela Meloni di recente aveva subito un atto intimidatorio. Ignoti avevano dato fuoco alla sua auto che era parcheggiata all’esterno della struttura turistica. «La nostra è una piccola struttura a conduzione familiare – dice la titolare – non ho problemi con nessuno, nessun attrito, nulla». Ma ci potrebbe essere un collegamento anche con un altro episodio avvenuto a Cagliari l’11 maggio scorso. Sergio Cardia, ex vicesindaco di Sestu e presidente dell’Agci (associazione cooperative italiane) era stato aggredito nel capoluogo sardo, tra viale Monastir e via Piero della Francesca. Un giovane lo aveva fatto scendere con una scusa dall'auto e poi lo aveva colpito al volto con un tirapugni, provocandogli la frattura del setto nasale. La titolare della struttura turistica, Maria Fedela Meloni, è la compagna di Cardia e all'epoca dell’aggrssione era assessora alle attività produttive nello stesso comune. «Non so se ci sia un collegamento tra questi episodi – dice la donna – l'aggressione è avvenuta a maggio a Cagliari. Di sicuro siamo preoccupati. Non possiamo riaprire l'attività, è venuta una ditta a prelevare tutto il materiale danneggiato dalla bomba. La stagione è finita ma poteva finire molto peggio».

Il sindaco. «Condanno l’atto che nuoce gravemente alla immagine del nostro paese, conosciuto ed apprezzato per la sua ospitalità – dice il sindaco di Villasimius Gianluca Dessì – Mi auguro che gli inquirenti riescano ad identificare gli esecutori e gli eventuali mandanti dell’attentato. Per scoraggiare il ripetersi di queste deprecabili azioni abbiamo deciso di investire congrue risorse per installare nei punti più sensibili e a rischio impianti di videosorveglianza».

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative