La Nuova Sardegna

Ad Alghero spopola la seada da passeggio

di Gianni Olandi
Ad Alghero spopola la seada da passeggio

L’idea semplice ma di successo di “Tipico”: un cartoncino per consumare il dolce mentre si va a spasso

31 agosto 2017
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ALGHERO. Appare decisamente sorpreso Menico Manca, l'imprenditore algherese titolare della attività di gastronomia Tipico che ha lanciato le seadas da passeggio, per la vasta eco nazionale che ha avuto l'intuizione di rendere street food il dolce più famoso della Sardegna: decine di migliaia di visualizzazioni sul sito della Nuova e notizia su Repubblica.

«Abbiamo fatto ben poco, dando solo un “vestito” alle seadas per poter andare a passeggio» si schermisce. Il vestito cui accenna l'imprenditore è rappresentato da un cartoncino abitualmente utilizzato per le crepes, adattato alla forma rotonda del dolce, molto comodo per chi vuole gustare il prodotto in un contesto diverso, magari durante un giro tra le bancarelle .

Manca svolge tutt'altra attività, è titolare di una società che si occupa di logistica e corrispondenza per la pubblica amministrazione con sede nel Nord Italia ma, da sardo, è sempre legato ai prodotti della sua terra di origine e soprattutto alla loro valorizzazione. Quello di Tipico è quindi soltanto un “capriccio”. Con il piccolo locale di via Sassari le seadas hanno conquistato il diritto al passeggio, alla continuità territoriale dei cibi da strada, come già le pizzette al taglio o i variegati panini. Nelle seadas di Tipico il prodotto base è preparato dalla ditta artigiana Calisai di Sassari, il miele è dell'apicoltore Paolo Serra di Terralba, vincitore nel 2016 del premio nazionale per prodotti di massima eccellenza. Prevista anche una variante: al posto del miele, le marmellate della Mammai di Serrenti. Piuttosto intrigante risulta a questo proposito quella fatta con mandarini, mele e lavanda. Un favoloso incontro tra profumi e sapori.

E sempre per restare a un prodotto principe e famosissimo della variopinta galassia del cibo da gustare per strada, ma anche seduti al tavolino, per la focaccia del Milese si era sparsa la voce che la famosa focacceria davanti al porto di Alghero avesse in animo di attivare una sorta di distributore automatico del prodotto per soddisfare le richieste, soprattutto quelle della movida notturna. Ma i titolari smentiscono e indicando quattro ragazze in divisa che dietro il banco sono indaffaratissime nel preparare le grandi focacce per la fila di clienti in attesa, rispondono: « I nostri distributori automatici sono loro», lasciando intendere che sarebbe un delitto chiudere il loro prodotto in un macchinario.

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