La Nuova Sardegna

Banco di sardegna 

Sedi chiuse: «Un colpo ai territori»

Sedi chiuse: «Un colpo ai territori»

Michele Cossa dei Riformatori si appella a Pigliaru e Paci

31 agosto 2017
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CAGLIARI. Non lascia indifferenti l’annunciata chiusura nell’isola di dodici sedi di agenzie del Bando di Sardegna. Ieri, su questo provvedimento della Banca è intervenuto il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa. «La Giunta regionale non può rimanere inerte di fronte a questo ulteriore colpo assestato ai territori - ha detto il consigliere -, soprattutto quelli a maggior rischio di spopolamento, com'è il caso di Olzai». Cossa non nasconde la sua aperta disapprovazione per una scelta che colpisce profondamente il tessuto economico sardo.

«Quella che era la banca dei sardi - ha dichiarato ancora - che per decenni ha sfruttato egregiamente la posizione di tesoriere di un gran numero di comuni della Sardegna per incrementare il proprio portafoglio clienti, oggi decide di abbandonare quegli stessi comuni, piantando un altro tassello nel processo di abbandono del territorio in termini di servizi pubblici e privati», continua Cossa, che si aspetta subito «una presa di posizione netta nei confronti del Banco da parte del presidente della Regione Pigliaru e dell’assessore alla Programmazione Paci».



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