La Nuova Sardegna

I sardi primi in Italia per l’accesso al web dallo smartphone

I sardi primi in Italia per l’accesso al web dallo smartphone

Lo studio di Confartigianato, in Sardegna il 41 per cento di privati e imprese entra su Internet dal telefonino

01 settembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. La Sardegna è prima in Italia per connessioni web da un dispositivo mobile. Il 41,3 per cento dei sardi, privati e imprese, accede alla rete attraverso uno smartphone o un tablet. Il che conferma il grande feeling con i telefonini e con internet. Ma conferma anche un altro aspetto, la Sardegna ha ancora un profondo gap infrastrutturale. Le reti tradizionali sono lente e insufficienti. La ricerca arriva da Confartigianato che ha elaborato i dati.

L’analisi conferma anche l’exploit degli ultimi 6 anni dell’isola che è passata dal 12,6% di famiglie che accedevano alla banda larga mobile (2G e 3G) nel 2010, al 41,3% della fine del 2016 (4G), segnando una crescita del più 21,5%. A livello nazionale (media italiana è del più 18,1%). La Sardegna è seconda solo alla Campania (+21,8%) e a pari posizione con l’Umbria. In percentuale, le regioni che presentano una quota più elevata di connessioni mobili sono proprio la Sardegna con il 41,3%, il Friuli-Venezia Giulia con il 35,9%, l’Umbria con il 34,7%, l’Emilia-Romagna con il 34,5% la Puglia e la Basilicata con il 33,9%. «Sono dati molto importanti che dimostrano come la nostra terra sia sempre più interessata a cancellare il digital divide che, in parte, ne ha ostacolato lo sviluppo – sottolinea Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Sardegna – senza dimenticare che gli utenti, fino a ora, sono stati costretti a connettersi attraverso gli smartphone proprio per la mancanza di infrastrutturazione fisica. Per ovviare a questo gap – continua Matzutzi – la Regione e lo Stato, attraverso i lavori per la banda ultra larga, da circa 3 anni, cablano l’intera Sardegna. E su questo intervento c’è il nostro apprezzamento».

Sulla questione degli appalti per la banda ultra larga in Sardegna, alla fine di maggio, Confartigianato chiese all’assessore agli Affari Generali, Filippo Spanu, una attenzione particolare sui costi e sulla qualità dei lavori. «In un momento come questo, dove la competitività delle imprese passa anche dalla possibilità di accedere a velocità di connessione adeguate – afferma Matzutzi – si deve completare la realizzazione delle infrastrutture, far passare la fibra e “accenderla”, per renderla fruibile alle imprese. “Quest’ultimo passaggio dovrebbe essere scontato ma nelle aree “bianche”, da parte degli operatori telefonici, potrebbe non esserci l'interesse a investire nell’accensione. Su quest’ultimo punto l'assessore Spanu ha garantito l'impegno della Regione a trovare delle soluzioni con gli operatori».

Il dossier, a livello nazionale, ha anche evidenziato come nel 2012 solo il 37,2% delle famiglie accedesse al web con connessione fissa a banda larga contro il 48,8% di adesso, registrando una crescita del 18,1% in pochi anni. Per la banda larga mobile, sempre nello stesso periodo, si è passati dal 13,5% al 31,6%, con una crescita del 18,1%.
 

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative