La Nuova Sardegna

il finanziamento 

Due milioni contro l’erosione

di Nino Muggianu
Due milioni contro l’erosione

La fetta più grossa a Marritza (Sorso) poi Calasetta e Posada

02 settembre 2017
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CAGLIARI. La giunta regionale scende in campo per difendere le coste, messe a dura prova – in particolare in alcune zone – dall’erosione incalzante che divora le spiagge e provoca un elevato rischio di fenomeni franosi. Per limitare i danni e preservare la coste la giunta ha approvato uno stanziamento di 2,2 milioni di euro, fondi destinati a finanziare progetti contro l’erosione. «Il nostro scopo è tutelare sia l’ambiente che le persone, pensando alla riqualificazione delle aree ambientali importanti e al contempo alla loro fruizione in un’ottica dei benefici anche economici per le comunità»: questa la dichiarazione dell’assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente Donatella Spano. Gli oltre 2 milioni di euro sono destinati a tre aree in particolare: i litorali di Sorso, Calasetta e Posada. La fetta più grossa va a Sorso, 1 milione di euro: con questo importo l’obiettivo è fronteggiare la grave criticità nel litorale di Marritza, interessato da elevata frequentazione antropica e ad alto rischio di frana. Una situazione peggiorata di anno in anno, sino a rendere lunghe porzioni del litorale inaccessibili. Altri 700 mila euro sono invece stati destinati a Calasetta, per arginare le frane nel versante orientale della spiaggia di Sottotorre e i processi erosivi in atto nella stessa spiaggia dovuti al degrado del sistema dunale. Infine, sono stati stanziati 500mila euro per il litorale di Posada nelle spiagge di Iscraios, Su Tiriarzu e San Giovanni. L’intervento, che salvaguarda le zone umide, è sia di tutela del patrimonio naturalistico, sia per il miglioramento delle funzioni idrauliche e di regolazione delle piene. «Dobbiamo ricordare – ha aggiunto Donatella Spano – che stiamo mettendo in atto interventi in ambienti esposti a rischio di frana e idraulico come riportato nel Piano di assetto idrogeologico della Sardegna e nel piano di gestione del rischio alluvioni. Ognuna di queste azioni ci permette la tutela e la valorizzazione delle aree di pregio ma è altrettanto fondamentale per la riduzione dei rischi per la popolazione».



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