La Nuova Sardegna

La Regione cerca i soldi Coldiretti frena la protesta

La Regione cerca i soldi Coldiretti frena la protesta

Chiesti venti milioni, la Regione potrebbe recuperarli dalla finanziaria e dal Psr Cancellata la manifestazione prevista a Cagliari, contributi anche per l’ovicaprino

02 settembre 2017
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CAGLIARI. La richiesta chiara: 20 milioni di euro per i settori diversi dall’ovicaprino, ovvero bovini da carne e da latte, cerealicolo, vitivinicolo, olivicolo, ortofrutta e apistico. La Giunta ci proverà mentre Coldiretti ha deciso di rinunciare alla manifestazione di protesta in programma per il 5 settembre. Le risorse potrebbero essere individuate nella prossima finanziaria, nel Psr, nel Fondo nazionale per gli interventi sulle calamità e in fondi specifici destinabili a interventi strutturali. È il risultato del Tavolo verde al quale hanno preso parte l'assessore dell'Agricoltura, Pier Luigi Caria, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, i vertici di Coldiretti e di Agrinsieme. Di cifre hanno parlato solo le organizzazioni ma, ha detto Caria dopo una riunione durata poco meno di due ore, «siamo soddisfatti, questo è frutto di un lavoro partito qualche mese fa, le soluzioni che cerchiamo sono strutturali, pur nella consapevolezza del momento di emergenza che riguarda l'intero comparto agricolo».

All'inizio della prossima settimana è previsto un altro incontro tra il governatore, lo stesso Caria, l’assessore al Bilancio Raffaele Paci, i presidenti di commissione Bilancio e Agricoltura del Consiglio regionale e i capigruppo. Obiettivo, predisporre un documento con le linee guida degli impegni da assumere sulla base dell’accordo appena raggiunto. Il passaggio con i presidenti dei gruppi costituisce un’ulteriore garanzia in particolare per le organizzazioni professionali.

Il comparto ovicaprino. Estendere anche al caprino la riprogrammazione delle risorse per far fronte alle difficoltà del comparto ovi-caprino. Lo prevede il Ddl allegato alla delibera approvata ieri dalla Giunta, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, che adesso proseguirà il suo iter in Consiglio regionale. Il totale delle risorse stanziate è ora di 47 milioni di euro: 2 per il bando indigenti e 45 per il comparto ovicaprino. «Stiamo lavorando per trovare soluzioni per tutto il mondo delle campagne – spiega ancora Caria –. Il disegno di legge modifica la norma regionale dello scorso 1 agosto in modo da includere anche le imprese del comparto caprino nell’incremento delle risorse di 30 milioni per fronteggiare l’emergenza del comparto ovicaprino, nel rispetto degli impegni presi negli ultimi incontri».

La siccità. Tutto il territorio sardo ha risentito della siccità che ha colpito l’intero comparto agricolo e, in particolare, quello zootecnico. La Giunta regionale ha approvato la delibera per la richiesta dello stato di calamità per siccità richiedendo al ministero delle Politiche agricole l’accesso agli interventi per la ripresa dell’attività economica e produttiva anche alle imprese agricole che non hanno sottoscritto assicurazioni agevolate per il rischio siccità. La richiesta è stata accolta nel decreto sulle disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno, convertito in legge: le aziende potranno beneficiare degli interventi compensativi previsti dal Fondo di solidarietà nazionale, oltre alla riduzione degli interessi conseguenti alla proroga delle operazioni di credito agrario e all’esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti.

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