La Nuova Sardegna

La volpina Rosa Fumetta testimonial contro i roghi

di Nino Muggianu
La volpina Rosa Fumetta testimonial contro i roghi

Gravemente ustionata in un incendio è stata affidata all’Acquario di Cala Gonone Salvata dai forestali e curata a Oristano non potrebbe tornare alla vita selvaggia 

02 settembre 2017
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DORGALI. Troppo gravi i danni provocati dal rogo sul suo corpicino e, per giunta, la cucciola di volpe salvata dal Corpo forestale è stata troppo a contatto con gli umani per pensare di restituirla alla vita selvaggia. Ma per Rosa Fumetta, così è stata soprannominata dai veterinari della clinica Due Mari di Oristano che l’ha curata con grande amore, invece che le scorribande nei boschi si profila una vita da testimonial della crudeltà umana: diventa ambasciatrice delle vittime degli incendi boschivi presso l’Acquario di Cala Gonone.

Ieri mattina c’è stata la cerimonia dell'affidamento ufficiale da parte dell’assessorato regionale alla difesa dell’ambiente.

Quella della piccola volpe è una storia che comincia Il 14 maggio scorso. Il Corpo Forestale impegnato ad arginare un incendio nell’agro di Massama, nell’Oristanese, tra le braci ancora ardenti trova un piccolo di volpe sarda: è una femminuccia che ha gravi ustioni, soprattutto alle zampe, al muso, al tartufo, al labbro inferiore e alle palpebre. Ricoverata d’urgenza nella clinica, centro di primo soccorso provinciale per la fauna selvatica, dopo la stabilizzazione riceve le cure del caso dai veterinari Monica Pais e Paolo Briguglio e affronta un lungo periodo di riabilitazione.

«In questa fase – racconta la biologa Angela Pira – Rosa Fumetta ha dovuto vivere a stretto contatto con i sanitari e ne ha ricevuto un deciso imprinting (il fenomeno per cui un animale in fase di apprendimento tende a riconoscere come genitori o comunque propri simili gli esseri con cui viene a contatto, ndc) a causa delle continue terapie e medicazioni indispensabili alla sua guarigione».

Ci sono voluti circa 3 mesi e la giovane volpe è tornata in buona salute, ma ha riportato danni irreversibili alle zampe, che a causa del calore avevano perso la prima falange con le unghie, fatto che non consente il suo reinserimento in natura. Che fare della bestiola?

L’assessorato regionale all’ambiente individua nell’Acquario di Cala Gonone la struttura idonea ad accogliere Rosa Fumetta, avendo un’area adeguata all’aperto: in sinergia con Edizero di Guspini e il team Edilana, viene progettata e allestita per lei una tana ecologica coibentata con sughero e materiali naturali, posizionata in un’area del parco esterno alla struttura dove la giovane volpe ha iniziato la sua nuova vita. Il suo ruolo sarà quello di testimone d’eccezione per una campagna educativa e di sensibilizzazione sui danni provocati dagli incendi boschivi, realizzata dall’Acquario di Cala Gonone in collaborazione con lo stesso assessorato, Forestas, il Corpo Forestale e la clinica Duemari. Roghi per il 70% di origine dolosa e per il 14 % effetto di comportamenti colposi dell’uomo: la volpacchiotta porterà per sempre i segni di questa follia ma può dire di essere stata fortunata.

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