La Nuova Sardegna

Guerra fredda tra la giunta e il governo

Guerra fredda tra la giunta e il governo

Settimana ad alta tensione: dall’impugnazione della legge sulle manutenzioni alla questione migranti

04 settembre 2017
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CAGLIARI. L’autunno della giunta sembra diventare sempre più rovente. Sul tavolo la madre di tutte le battaglie, la legge urbanistica. Ma il fronte si allarga anche per i rapporti sempre più freddi tra la giunta e il governo. Il presidente Francesco Pigliaru ha chiesto al governo di fermare gli sbarchi incontrollati di algerini nelle coste dell’isola. Pigliaru lo ha fatto con una lettera formale al ministro dell’Interno Marco Minniti. L’offensiva del sabato sera è continuata con una lettera al vetriolo dell’assessore all’Urbanistica Cristiano Erriu al ministro della Cultura Dario Franceschini. Nella lettera una critica forte al soprintendente Fausto Martino. «Attraverso molteplici e discutibili dichiarazioni tanto alla stampa che attraverso blog e social network, il Sovrintendente Fausto Martino, assume un atteggiamento considerato da tanti inappropriato per un alto funzionario dello Stato nei confronti dell'istituzione regionale, esprimendo pareri di merito sulle scelte politiche dell'attuale Giunta. L'atteggiamento critico e irrituale tenuto dal Soprintendente - prosegue Erriu - si accompagna a una estenuante difficoltà di interlocuzione con gli uffici locali del Ministero dei Beni e delle Attività culturali sin dal momento dell'insediamento dell'attuale governo regionale». Una sorta di risposta di fuoco alle critiche ricevute appena 24 ore prima dalla sottosegretaria alla Cultura Ilaria Borletti Buitoni alle scelte urbanistiche della giunta Pigliaru, definite in continuità con quelle della giunta di centrodestra guidata da Ugo Cappellacci. Rapporti tesissimi, perché la settimana si era aperta con un’altra bocciatura di Stato contro la giunta. La scelta del consiglio dei ministri di impugnare la legge sulle manutenzioni appena approvata dal consiglio regionale. La legge è considerata in contrasto con le prerogative del governo. Ma il clima ad alta tensione sembra destinato a crescere. Difficile che la sottosegretaria faccia marcia indietro e chieda scusa alla giunta. Al contrario la frattura tra la giunta e una parte di intellettuali, architetti, ambientalisti e urbanisti sardi sembra diventare profonda e incolmabile. Una frattura ancora più dolorosa, perché arriva dalla stessa parte politica, il centrosinistra, in cui la maggioranza cerca il consenso. All’orizzonte si staglia l’altra montagna che la giunta Pigliaru dovrà scalare in queste settimane: la riorganizzazione della rete ospedaliera.

Il Cal ha espresso parere negativo, e in molte parti dell’isola continua la contestazione.

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