La Nuova Sardegna

Muore: «Mi ha morso un ragno»

Muore: «Mi ha morso un ragno»

Cagliari. I medici: «No, il decesso è stato causato da altre patologie» 

04 settembre 2017
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CAGLIARI. La sua diagnosi era stata precisa: «Sono stato punto da un ragno violino e adesso mi sento male». Massimiliano Stara, 45enne cagliaritano, aveva comunicato ai medici dell’ospedale Santissima Trinità di essere stato attaccato da un ragno mentre lavorava alla costruzione di una casa in un terreno nei pressi di Capoterra. Una storia che aveva già proposto a familiari e amici che avevano collegato il peggioramento dello stato di salute di Massimiliano Stara proprio all’incontro ravvicinato con un ragno velenoso. Tuttavia, la versione del 45enne non aveva allarmato i sanitari che invece erano decisamente preoccupati dal quadro clinico generale dell’uomo che, ieri poco prima delle quattro del mattino, è morto per cause che, secondo i sanitari, non sono riconducibili alla puntura di un ragno.

Ovviamente, non è possibile escludere che un ragno violino abbia realmente punto il 45enne che gestiva un negozio di protesi mediche a Cagliari in via Sant’Alenixedda, ma è altrettanto complicato che le cause del decesso possano essere ricondotte a un episodio che non ha alcun precedente certo in tutta Italia. Secondo le cronache degli ultimi decenni, la puntura del ragno violino avrebbe causato una sola morte su cui, però, si sono rincorsi i dubbi dei medici che si occupano di malattie infettive e le perplessità degli entomologi che studiano questo tipo di insetti. Anche sull’unico decesso sospetto, quindi, non sono mai arrivate conferme di un legame tra la puntura di questo particolare tipo di aracnide e la patologia che ha causato la morte di quella che potrebbe essere l’unica vittima italiana del “morso” di un ragno di questa specie.

Massimiliano Stara, tuttavia, era convinto che i suoi malanni fossero stati provocati dalla puntura di un insetto che, lo aveva dichiarato qualche mese fa ai microfoni di Tele Costa Smeralda, sarebbe stato l’unico responsabile di quattro giorni di coma, delle lesioni ai muscoli e delle evidenti ecchimosi alle gambe, oltre ad aver causato una serie di problemi al fegato, ai reni e ai polmoni. Una serie di problemi che aveva convinto i medici del Santissima Trinità, verso la fine di maggio, a ricoverare il 45enne per cercare la via di un recupero che appariva complesso. Ieri, infine, la notizia della morte di Massimiliano Stara che ha ricordato la storia della puntura del ragno e la paura che un insetto grande come un’unghia potesse essere l’unico responsabile. (c.z.)

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