La Nuova Sardegna

Animali velenosi in Sardegna: dall'argia al ragno violino

Antonello Palmas
Un esemplare di argia
Un esemplare di argia

Pericoli anche da zecche, meduse e altri animali marini: contatti raramente letali e solo in soggetti predisposti

05 settembre 2017
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SASSARI. La Sardegna ha fama di essere una terra pressoché priva dei pericoli che invece caratterizzano altre zone: ad esempio si dice che non possano esservi terremoti (ma non è esatto), così come che non esistano animali velenosi in grado di uccidere una persona. Quest’ultima affermazione è vera, ma con i dovuti distinguo. Se è vero che non esistono esseri come la vipera (diffusi invece nel resto d’Italia) e il cui morso può mettere sicuramente a rischio la vita, occorre però tenere presente che in Sardegna esistono due specie in grado di fare davvero male: si tratta della malmignatta (o argia) e del ragno violino (così chiamato a causa di un disegno sul dorso che ricorda lo strumento musicale).

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Difficile crederlo, ma entrambi sono animali piuttosto timidi e se si adottano normali misure di sicurezza come l’utilizzo di guanti quando si mettono le mani, ad esempio, in un muretto a secco, il contatto può avvenire solo casualmente. Ignazio Floris (entomologo dell’Università di Sassari): «I veleni dei ragni hanno un’azione neurotossica e quello della malmignatta provoca una sindrome nervosa e contrazioni. La reazione del soggetto dipende dal grado di suscettibilità al veleno. Parlare di rischio mortali è esagerato, potenzialmente anche la puntura di una vespa può produrre shock anafilattico in chi è predisposto e portare anche alla morte".

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Anche in mare ci sono animali da tenere a debita distanza. Fra questi la tracina (pesce ragno), lo scorfano e la pastinaca, una specie di razza, tutti per i loro aculei che provocano dolore intanto per la puntura e per possibili conseguenze per possibili infezioni. Poi ancora le meduse e la Caravella portoghese, che non è anch'essa una medusa ma che nei tentacoli nasconde un veleno che provoca molto dolore.

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Infine  vanno ricordate le zecche. Ogni anno tante le persone morse da questo acaro capace di trasmettere pericolose patologie infettive agli uomini e ai cani.

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