La Nuova Sardegna

Cibo sano, i segreti si studiano all’Università di Sassari

di Salvatore Santoni
Cibo sano, i segreti si studiano all’Università di Sassari

Nuovo corso di laurea in Scienze dell’alimentazione in sinergia con le aziende del territorio

05 settembre 2017
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SASSARI. Un nuovo corso di laurea magistrale per formare i futuri guardiani del benessere. Lo inaugura quest’anno l’università di Sassari lanciando un percorso di studi multidisciplinare e interdipartimentale che mette a sistema le migliori competenze dei ricercatori e dei docenti del Sassarese che lavorano nei dipartimenti di Medicina e Chirurgia, Agraria e Veterinaria. Le nuove figure professionali del corso di Scienze dell’alimentazione, salute e benessere dell’uomo – è questa la denominazione completa – avranno l’obiettivo di produrre cibi sani e favorire stili alimentari corretti, così da prevenire l’insorgere di malattie e tenere i sardi in forma.

Il contesto. Se da una parte le politiche regionali degli ultimi decenni sono state particolarmente orientate alla valorizzazione della biodiversità e delle produzioni agricole locali, e al miglioramento della salute, dall’altra è emersa la necessità di accompagnare quegli investimenti con l’acquisizione di conoscenze che riguardano la relazione tra qualità dei prodotti destinati all’alimentazione e il benessere dei consumatori. Di qui l’idea concretizzare un’azione di trasferimento tecnologico in cui l’investimento sulle capacità delle persone crei opportunità di lavoro e allo stesso tempo migliori la qualità della vita. «Rispetto ad analoghi corsi offerti da altre università – spiega il referente Pier Andrea Serra – il corso offerto dall’ateneo è maggiormente orientato all’interdisciplinarità con i comparti agro-veterinari, in modo da creare un ponte tra le filiere produttive finalizzate alla produzione di alimenti di eccellenza e la promozione della qualità della vita e la salute umana».

La collaborazione. Il progetto del nuovo corso di laurea è nato dopo una consultazione con gli stakeholders del territorio come l’Ordine dei biologi; Confindustria; il consorzio dell’agnello Igp e quello per la tutela del pecorino sardo; le aziende agroalimentari del Sassarese, come la San Giuliano; e l’osservatorio Sardinia BlueZone. I rapporti tra l’ateneo e le entità territoriali saranno intensificati nelle prossime settimane per consentire agli iscritti al corso di frequentare i tirocini aziendali, anche all’estero, creando così la possibilità di lavorare a diretto contatto con le filiere produttive. Gli sbocchi. I futuri laureati del corso magistrale potranno iscriversi all’ordine professionale dei biologi – dopo aver superato l’esame di stato – e intraprendere la carriera del biologo nutrizionista. Significa poter fare una serie di attività che spaziano dalla valutazione delle caratteristiche nutrizionali degli alimenti e delle loro modificazioni indotte dai processi tecnologici e biotecnologici, fino alla prescrizione di diete individuali, per mense aziendali e gruppi sportivi.

Numero chiuso. La disponibilità dei posti è limitata a 75. Inoltre, il corso dura 2 anni e comprende 11 esami, ma l’accesso è consentito – previo superamento di un esame di ammissione – a chi è in possesso di una laurea triennale (o quinquennale) e diploma universitario, tra le tipologie definite, che sono oltre 25. Il termine per la presentazione delle domande scade il 15 settembre. Il test d’ingresso, invece, verrà svolto il 2 ottobre.

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