La Nuova Sardegna

Pd, appello alla pace tra Stato e Regione

Pd, appello alla pace tra Stato e Regione

Il consigliere Sabatini: «Superiamo i conflitti». Il segretario Cucca: «Siamo pronti al dialogo»

08 settembre 2017
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SASSARI. Tamponare le frizioni, ritrovare l’unità d’intenti, invertire la rotta. I buoni propositi germogliano dopo settimane di polemiche hanno messo uno contro l’altro la giunta regionale a guida Pd e il governo amico. Dai temi economici, con la legge di stabilità del 2017 impugnata dal Governo all’urbanistica. Dalla bocciatura sull’Agenzia delle entrate sarda e ai contrasti sui fondi per le Province, negati alle Regioni a statuto speciale. Una contrapposizione che potrebbe costare cara, soprattutto davanti all’elettorato. Franco Sabatini, consigliere regionale del Pd , ha indirizzato una lettera aperta al segretario dei democratici sardi, Giuseppe Luigi Cucca: «Ti chiedo che ci si adoperi, in ogni sede e senza alcun risparmio di energie, perché cessi al più presto la contrapposizione, ormai in atto, tra la Regione sarda e il Governo. È una priorità politica alla quale nessuno di noi può sottrarsi, alla luce anche della strategicità dei temi e delle questioni che alimentano di giorno in giorno lo scontro politico-istituzionale con Roma e rimarcano la difficile condizione che da militanti democratici viviamo in Sardegna, dove si rischia di recitare il ruolo improprio del partito di lotta e di governo. Ti propongo – conclude Sabatini – di favorire un incontro urgente tra i parlamentari sardi del Pd ed i consiglieri regionali democratici affinché si elaborino, insieme con il presidente Pigliaru, strategie e azioni condivise in vista di un vertice con il presidente Paolo Gentiloni e il segretario Matteo Renzi».

La risposta di Cucca è stata immediata: «Il Pd sardo si è impegnato per superare i conflitti tra l’amministrazione regionale e il governo centrale, si è mobilitato per riaprire il dialogo con l’esecutivo e rimediare al recente corto circuito causato da alcuni esponenti. L’accordo raggiunto su Meridiana è la prova dei buoni rapporti con il Governo, possibili soltanto attraverso il dialogo e il confronto». Cucca, poi, entra nel dettaglio: «È innegabile che ci siano defezioni amministrative da correggere che hanno visto coinvolto in particolare il ministero dei Beni culturali, sia per il tramite della sottosegretaria Borletti Buitoni, sia attraverso il soprintendente Martino, rispetto alle quali è già stato sollecitato il Ministro Franceschini». Presto, infine, il confronto con Renzi: «L’interlocuzione con il segretario Matteo Renzi e con il Governo - conclude Cucca - presto porterà a un esame delle questioni aperte».

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