La Nuova Sardegna

Assalto alle spiagge: da Stintino all'Ogliastra i sindaci pensano al numero chiuso

La Pelosa di Stintino gremita di bagnanti
La Pelosa di Stintino gremita di bagnanti

Il bilancio della stagione turistica porta a una riflessione sulla tutela del patrimonio naturale della Sardegna: cinquemila persone al giorno su arenili come la Pelosa sarebbero una minaccia per gli ecosistemi

10 settembre 2017
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SASSARI. Le spiagge sarde soffrono troppo. Sono anni che ambientalisti e addetti ai lavori lanciano l'allarme per l'eccessivo carico antropico che devono sopportare. Ora a preoccuparsi sono anche i sindaci, che mai come quest'anno, vedono il loro tesoro, i loro monumenti naturali a rischio scomparsa.

L'ultimo in ordine di tempo è stato il primo cittadino di Stintino, Antonio Diana, che non ha escluso l'ipotesi di prevedere il numero chiuso alla Pelosa. Ogni giorno la spiaggia viene calpestata da 5mila persone. Un'invasione che rischia di compromettere per sempre il paradiso davanti all'isola dell'Asinara. In questi ultimi giorni più voci si sono levate per chiedere al sindaco di mettere il numero chiuso. Tra gli altri anche Mario Segni ha fatto un appello per porre un freno all'assalto della Pelosa. «Abbiamo dei doveri verso la natura, tutti noi sardi - afferma il leader referendario - e se vogliamo fare qualcosa di utile per i nostri figli dobbiamo batterci affinché questo gioiello non sparisca dalla faccia della Terra. Sarebbe un peccato mortale, una perdita che rimpiangeremmo». A Stintino, quindi, si potrebbe arrivare a limitare il numero degli accessi.

Cosa che nell'isola già accade a Cala Briala, dove il sindaco di Baunei ha istituito il numero chiuso. A Cala Goloritzè lo stesso Comune ha istituito un ticket di ingresso: 6 euro per raggiungere uno dei luoghi simbolo della Sardegna selvaggia. C'è poi l'oasi di Bidderosa, nel territorio di Orosei, dove da anni dopo un tot di presenze la spiaggia diventa off limits.

E l'ipotesi di chiudere le spiagge agli assalti indiscriminati riguarda anche Castiadas, per la spiaggia dello scoglio di Peppino, e Teulada, per il paradiso di Tuerredda.

Ma sono tante le spiagge che ogni giorno, ad agosto, devono fare i conti con l'assalto di migliaia di bagnanti. Dalla Cinta di San Teodoro a Porto Istana, a sud di Olbia, dalle Bombarde di Alghero alle Saline di Stintino. Per ora nessuno parla di istituire il numero chiuso, ma tra gli amministratori è sempre più diffusa una coscienza ambientalista ed è probabile che l'anno prossimo siano diversi gli arenili con i posti limitati. (a. pi.)

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