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Receipt0, l’invenzione di tre giovani sardi che pensionerà lo scontrino di carta

Receipt0, l’invenzione di tre giovani sardi che pensionerà lo scontrino di carta

Un’app consentirà di archiviare le ricevute fiscali sui sistemi informatici dei venditori e inviarle direttamente sullo smartphone dei clienti

13 settembre 2017
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SASSARI. Fanno parte della quotidianità: dalla spesa al supermercato al negozio di abbigliamento passando per il caffè al bar. Sono gli scontrini fiscali, che svuotano le tasche di soldi e le riempiono di spazzatura. Ogni giorno ne vengono stampati a chilometri e ora una start up sassarese si è inventata un metodo per farli sparire per sempre. Il progetto si chiama Receipt0 e tramite un’app consentirà di archiviare le ricevute fiscali sui sistemi informatici dei venditori e inviarle direttamente sullo smartphone dei clienti.

Come funziona. Il sistema è stato studiato per far arrivare lo scontrino direttamente sul cellulare di chi effettua gli acquisti e, chiaramente, per far rimanere una copia anche al commerciante, dando quindi la possibilità a entrambi di archiviare le ricevute senza problemi e nel rispetto della normativa fiscale. Tutto questo grazie a un sistema pensato per essere semplice in tutte le sue fasi e allo stesso tempo per incorporare dei servizi utili sia ai consumatori sia ai commercianti. Infatti, i dati estrapolati potranno poi essere utilizzati in vari modi. Per fare un esempio, consente ai commercianti una maggiore accessibilità ai clienti. Si tratta di una sorta di tracciabilità che permette di contattarli in un secondo momento, magari per aggiornarli su offerte o proposte commerciali realmente più appetibili. Ai clienti permette invece di poter monitorare le proprie spese, anche se effettuate in contanti.

La squadra. Le menti di Receipt0 sono tre startupper che gravitano nell’incubatore tecnologico dell’università di Sassari. Raffaele Doppiu è originario di Villanova Monteleone, si è laureato in Agraria a Sassari e che fa della praticità la sua arma vincente. Pietro Pirino, invece, è di Porto Torres ed è il più rodato del team: è professore di Informatica e modellazione 3D all’Accademia delle belle arti e sta per lanciare un nuovo spazio di coworking a Sassari. Il terzo è Luigi Fressura – originario di Bono e laureato in Economia e management a Sassari – che oltre a spremersi su Receipt0 si dedica alla sua azienda olivicola basata ad Alghero.

«Il Contamination lab è stato davvero utile mettere insieme competenze distinte assolutamente indispensabili – spiegano i tre ideatori – e per la creazione dell’idea e per il suo sviluppo, in più ci ha permesso di creare un team forte e unito».

Il progetto. L’idea è stata lanciata nel Contamination lab dell’università di Sassari da tre startupper sassaresi. Ed è nata durante la scrittura della tesi di laurea di Luigi Fressura che sta portando avanti per la magistrale in Economia aziendale. Il tema sono le inefficienze nella produzione e nella gestione dei rifiuti nel contesto della grande distribuzione organizzata. Di qui l’intuizione di smaterializzare tutto il possibile, compresi gli scontrini. «Il nostro obiettivo – spiega il giovane startupper – è stato fin da subito sviluppare un sistema che elimini completamente lo scontrino cartaceo, un elemento considerato ormai obsoleto e che nella maggior parte dei casi non può essere conservato in quanto facilmente usurabile e dannoso per l’ambiente, dato che in molti casi contiene il bisfenolo A». (s.s.)



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