La Nuova Sardegna

Bando lavanderia, stop dal Tar

Bando lavanderia, stop dal Tar

Accolto il ricorso di una ditta siciliana: congelato l’appalto per il Nord Sardegna

17 settembre 2017
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SASSARI. Il Tar congela il bando di gara per l’affidamento del servizio di lavanolo per le aziende sanitarie dell’isola, puntando il dito in maniera particolare nei confronti di uno dei lotti, quello relativo all’ambito territoriale Nord Sardegna, del valore di 69 milioni di euro. Via libera, invece, al bando per l’aggiudicazione del secondo lotto, importo 17 milioni, per le strutture sanitarie del Sud Sardegna. I giudici del tribunale amministrativo hanno accolto il ricorso presentato dalla società Tutonet, la più importante lavanderia industriale operante in Sicilia, che esercita la propria attività con le Aziende sanitarie siciliane. La Tutonet, assistita dall’avvocato Carmelo Barreca, ha contestato la divisione del maxi appalto, importo complessivo 87,5 milioni di euro, in due lotti: uno appunto relativo al Nord Sardegna – che comprende tutte le precedenti aziende ospedaliere dell’isola da un anno riunite nell’Ats, più l’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari – e l’altro per il Sud e relativo al servizio di lavanderia da garantire solo all’Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari e all’Azienda ospedaliera Brotzu. I differenti importi dei due lotti si traducono in differenti requisiti che devono possedere le aziende intenzionate a partecipare al bando: nel caso del lotto Nord da 69 milioni di euro, le aziende dovrebbero dimostrare di avere un fatturato annuo di quasi 7milioni di euro, cioè la metà dell’importo a base di gara corrispondente a quasi 14 milioni. È chiaro che questo tetto esclude in automatico dalla partecipazione le aziende medie e piccole che hanno un fatturato annuale inferiore. Come la siciliana Tutonet che in virtù del fatturato da circa 2milioni 200mila euro ha titolo per partecipare al secondo lotto da 17 milioni, per il quale è sufficiente dimostrare di avere un fatturato annuale di circa 1milione 700mila euro. La Tutonet nel ricorso sottolinea che solo 3-4 grosse imprese operanti in Italia rientrano nei requisiti richiesti per il lotto 1, mentre centinaia di aziende nel settore verrebbero automaticamente escluse. La ricorrente sottolinea la «palese violazione dell’articolo 51 del nuovo codice appalti secondo cui “nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di appalti pubblici, sia nei settori ordinari che nei settori speciali, al fine di favorire l'accesso delle microimprese, piccole e medie imprese, le stazioni appaltanti suddividono gli appalti in lotti funzionali”. Il Tar Sardegna ha dato ragione alla Tutonet e ha sospeso il bando disciplinare nella parte riferita al Nord Sardegna.

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