La Nuova Sardegna

Imparare il sassarese? Sullo smartphone è Togo

di Giovanni Dessole
Imparare il sassarese? Sullo smartphone è Togo

Disponibile un vocabolario con 3500 termini e l’audio per la pronuncia. L’ideatore Giuseppe Bazzoni: «Contribuiamo a tenere viva la nostra lingua»

18 settembre 2017
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SASSARI. To go or not to go? La risposta è Togo, un progetto/app che si propone come fondamentale strumento di viaggio offerto a mezzo internet e mobile alla platea italiana per... andare alla scoperta della lingua turritana, quel quid caratterizzante che consente di entrare nel vivo e apprezzare la città di Sassari e il suo vivere. «È un progettu chi sejrvi a dà amparu a lu sassaresu e è pinsaddu a ca cunnosci jà chistha linga e a ca, inveci, si ni vo accusthà – spiegano gli ideatori, naturalmente utilizzando la lingua parlata del nord ovest dell’isola, anche se sulla grafia vi sono diverse scuole di pensiero: ad esempio l’uso della “k” al posto del “ch” – . In chisthu prugramma s’è tentu contu di lu lessicu di Porthu Torra – Porthudorra -, Sossu, Isthintini, La Nurra, e no soru a lu chi è drentu a li mura di Sassari. Lu chi n’è isciddu a pizu fazi più ricca e dipunibiri la linga sassaresa. Una risuza chi dazi un rindimentu bonu a cassisia materia chi si vo ipricà».

Chiaro il messaggio? Agli stessi ideatori il compito di tradurre: «Togo è un progetto che consente a chi interessato di imparare il sassarese. È rivolto sia a chi già conoscono e vive questa lingua, sia a chi invece ci si vuole accostare per la prima volta – affermano -. Nelle scelte lessicali si è tenuto conto anche dei termini o delle varianti in uso a Porto Torres, Sorso, Stintino e nella Nurra. Lo scopo è recapitare il messaggio anche a chi non vive, come spesso si usa dire, dentro le mura di Sassari. Il risultato di questo lavoro punta ad arricchire la lingua sassarese, a renderla rende più fruibile in qualsiasi ambito e per qualsiasi argomento la si voglia utilizzare». Ma sicuramente anche a far emergere le discrepanze tra il sassarese reale e quello spurio frutto e purtroppo molto diffuso, frutto di una “sassaresizzazione” di vocaboli italiani.

Tutto nasce da un'idea di Giuseppe Bazzoni, operatore dell'informazione e presidente dell'Associazione culturale Torretonda Telesassari.tv, Associazione che dal 2010 ha realizzato alcune produzioni televisive a tema e sviluppato il progetto declinandolo in novanta video-lezioni in lingua sassarese e altrettante in lingua sarda.

«Per la prima volta in Sardegna è stato confezionato un prodotto realmente fruibile da chiunque, in città, sull'Isola, in Italia e nel mondo intero – spiegano gli ideatori –. Un prodotto che contribuisce a tenere vive la lingua sassarese e quella sarda. Il tutto gratuitamente, visionabile e scaricabile sul sito www.sassari.tv, piattaforma su cui inoltre è possibile trovare circa duemila video che, privilegiando l'aspetto identitario e culturale, parlano proprio della Sardegna». L'idea diventa realtà e prende forma di app–infrastruttura creata dal sassarese Matteo Marras, titolare della TinyCup di Bologna - gratuita e scaricabile sulle piattaforma Ios (Iphone e tablet Apple), Play store (Android) o sul sito www.togo.sassari.tv.

Cosa offre Togo? Circa 3500 vocaboli sassaresi tradotti in italiano, e viceversa, fra parole note, sconosciute, dimenticate e da riscoprire. Giuseppe Bazzoni, in fase di progettazione e realizzazione del progetto, si è avvalso della preziosa collaborazione della fondatrice di Telesassari, Serena Sias, di Mauro Cordedda e di Fabrizio Dettori, operatore culturale in ambito linguistico, autore di libri a tema e docente di sassarese in alcuni progetti scolastici che, con il suo lavoro di ricerca, ha permesso di individuare i termini più importanti – con tanto di fonetica – da inserire nelle prime due versioni dell'app.

È fra l'altro possibile ascoltare la registrazione audio di ogni singola parola – a cura di Gavino Ruggiu, autore di un libro sulla musica popolare “in ciabi” – per arrivare alla corretta pronuncia. Il logo originale Togo è ideato dall'editore sassarese già fiorentino d'adozione Ennio Bazzoni e realizzato dal designer Giuseppe Flore. «È già pronta anche la versione in lingua sarda, da oltre quattromila vocaboli – chiude Bazzoni –, ma stiamo ancora cercando una copertura economica da parte di sponsor commerciali o istituzioni che possa presto renderla disponibile, gratuitamente, a tutti».



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