La Nuova Sardegna

Precipita con l’ultraleggero muore un 67enne di Anela

di Daniele Montanari
Precipita con l’ultraleggero muore un 67enne di Anela

Antonio Dettori viveva da anni in Emilia: il volo era la sua grande passione

18 settembre 2017
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MODENA. Tragedia ieri mattina vicino all’aeroporto di Pavullo nel Frignano, nel modenese. Antonio Dettori, nato ad Anela 67 anni fa e da anni residente nel paese emiliano, è precipitato mentre era al comando del suo ultraleggero. È successo intorno alle 11.15. La dinamica è in corso di accertamento, ma dai primi riscontri la ricostruzione dovrebbe piuttosto chiara. Dettori è decollato intorno alle 9.30 dall’aeroporto per attraversare la provincia e atterrare nel campo di aviazione di Sassuolo. Qui si è fermato a chiacchierare con gli amici e poi ha deciso di fare rientro, ripartendo alle 10.50. Alle 11.10 ha chiamato l’aeroporto per informare gli addetti che sarebbe atterrato nell’arco di 3 minuti. Era tutto predisposto per la discesa a terra sulla pista, quando probabilmente Dettori si è accorto di essere arrivato troppo alto: così lo ha avvistato il servizio antincendio aeroportuale e anche l’elicottero del 118 che era in fase di rientro dietro di lui. Con tutta probabilità sarebbe riuscito ad atterrare lo stesso, perché la pista è molto lunga: al massimo avrebbe toccato terra a metà. Ma ha pensato di annullare l’atterraggio e di rialzarsi in volo per ripetere. Ha quindi fatto una forte virata a destra per riposizionarsi, ma la manovra gli è stata fatale: a causa anche del vento da sud ovest - l’Arpa sabato aveva diramato un’allerta di forti correnti - l’ultraleggero che era già lento si è inclinato sull’ala destra, ha perso potenza ed è andato in stallo, ricadendo poi a vite senza possibilità di recupero.

Lo schianto, col muso a terra e coda accartocciata all’insù, è stato terribile: l’aereo si è distrutto e il pilota è morto sul colpo. I soccorsi sono stati immediati, sia dall’aeroporto che dal 118 che dall’elicottero aveva visto tutto. Ma non c’era più niente da fare. È toccata ai vigili del fuoco di Pavullo la complessa operazione di estrazione del corpo, che ha richiesto anche il taglio della coda del velivolo, mentre la polizia municipale delimitava l’area e i carabinieri facevano i rilievi.

Dettori era nato ad Anela, ma aveva lasciato l’isola in giovanissima età per trasferirsi nel modenese, dove lavorava come tecnico e manutentore di impianti ceramici. L’uomo lascia la compagna polacca Dorota, e i figli avuti dal precedente matrimonio. È Vincenzo Flori l'ultima persona ad aver visto vivo Dettori prima dell'incidente. Membro dell'Aero Club Sassuolo, ma istruito all'arte del volo a Pavullo, dove ha tanti amici, lo ha incontrato verso le 10 al campo di aviazione di Sassuolo, dove sono andati a bere assieme un caffè e fare quattro chiacchiere. Gli aveva consigliato di continuare la mattinata sorvolando la Bassa, e così si erano lasciati alle 10.50. Poi ha ricevuto la terribile notizia dell'incidente e si è precipitato a Pavullo per vedere cos'era successo all'amico. «Sono sconvolto – ha detto visibilmente provato – avevo trovato Antonio benissimo, abbiamo parlato per una mezz'ora del più e del meno ma lui non aveva bevuto niente, a parte il caffè, ed era in forma smagliante. Poi mi hanno detto dell'incidente, non ci credevo: si vede che ha pensato di tornare subito a Pavullo invece di sorvolare la pianura. È tremendo, non si meritava una morte simile, lui che era una persona così buona e generosa in tutto. Il vento di sud ovest è molto insidioso: forse non ha calcolato bene la manovra di atterraggio, mi dispiace moltissimo».

Cordoglio profondo per l'accaduto nell'AeroClub Pavullo, di cui Dettori era membro da anni. Al punto da decidere di diventare pilota, conseguendo qui nel 2015 la licenza di volo. Si vedeva spesso in pista per giri più o meno lunghi, inizialmente a bordo di un vecchio ultraleggero. Poi circa sei mesi fa aveva comprato questo. Un velivolo più che a posto, tanto che si è fatta strada subito l'ipotesi di un tragico errore di manovra: il personale dell'aeroporto ha visto chiaramente l'ultraleggero arrivare alto per l'atterraggio e poi fare quella brusca virata a destra verso Montecuccolo, sparendo dietro la collinetta.

«Siamo frastornati – ha sottolineato Roberto Gianaroli, presidente dell'Aero Club – Antonio era una persona molto conosciuta e amata qui. Aveva una grande passione per il volo e per l'aeroporto. Da tecnico e manutentore di impianti ceramici, gli piaceva rendersi utile quando veniva. Il lavoro lo aveva portato a conoscere bene diverse lingue, e spesso gli facevamo fare da nostro testimonial alle fiere dell'aviazione estere. Ci mancherà molto». La salma di Antonio Dettori si trova nel reparto di Medicina legale a Modena: visti i pochi dubbi sulle circostanze della morte, è molto probabile che venga disposto solo un esame esterno.

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