La Nuova Sardegna

Vaccini, chi sbaglia può perdere il lavoro

Vaccini, chi sbaglia può perdere il lavoro

Dall’ufficio scolastico regionale ultimatum ai dirigenti: «Via dalla Materna i bimbi non in regola»

20 settembre 2017
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SASSARI. Non può esserci margine d’errore, perché la legge è chiarissima così come le successive circolari esplicative da parte del Ministero della Sanità e dell’Ufficio scolastico regionale: i bambini non in regola con le vaccinazioni, o i cui genitori non dimostrino di volerli vaccinare in tempi brevi, non possono essere ammessi negli asili nido e nelle scuole materne. La ragione è semplice: non trattandosi di scuole dell’obbligo – la cui frequentazione è facoltativa – le famiglie devono rispettare la legge, altrimenti sono libere di non iscrivere i figli. Dunque i dirigenti scolastici non devono avere dubbi: chi è in regola entra, chi non è sta fuori. E nessuno deve farsi condizionare dai sentimenti, dal dispiacere di dover rimandare un bambino indietro: la legge va rispettata. A ribadirlo, in una nuova circolare inviata ai dirigenti delle 280 scuole dell’isola è il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Feliziani. Che ha deciso di diffondere un nuovo documento in seguito ai problemi che si sono verificati a Nuoro e in altre località dell’isola, per esempio Olbia e Capoterra. Nella circolare Feliziani ricorda ai dirigenti quale è il loro ruolo, cioè pubblici ufficiali ai quali la legge assegna un compito preciso: vigilare affinché le regole siano rispettate. Nella consapevolezza che chi non lo fa rischia di incappare in un procedimento disciplinare per omissione di atti d’ufficio. Sino alle conseguenze più gravi in caso di ripetute inadempienza: la perdita del posto di lavoro.

Vietato sbagliare. Francesco Feliziani aveva annunciato una presa di posizione dura e decisa e ha mantenuto la promessa. Se nei primi giorni una certa tolleranza era consentita – tenuto conto anche del fatto che la legge sulle vaccinazioni è all’esordio – ora sbagliare è vietato. E ha delle conseguenze: individuali, per i dirigenti scolastici che non fanno il loro dovere, e collettivi, perché consentendo l’accesso a scuola a bimbi non vaccinati si espongono gli altri a una situazione di rischio.

Chi entra e chi no. Tre possibilità per frequentare l’asilo o la scuola materna: produrre la fotocopia del libretto delle vaccinazioni o in alternativa una autocertificazione da confermare entro il 10 marzo 2018 oppure esibire la prenotazione presso la Asl dei vaccini mancanti. Chi non produce uno di questi tre documenti resta fuori. Non sono ammesse autocertificazioni diverse rispetto al modulo standard: a Capoterra 4 bambini sono stati mandati a casa perché i genitori volevano integrare il documento con alcune postille, inammissibili a giudizio del dirigente scolastico. A Nuoro, invece, lunedì una ventina di bambini è tornata a casa perché le famiglie hanno dichiarato di non volerli vaccinare. I bimbi non in regola erano molti di più i primi giorni, poi alcuni genitori hanno deciso di adeguarsi alle regole ma hanno annunciato di essersi rivolti a un legale per presentare ricorso.

La prossima scadenza. È fissata al 31 ottobre: per quel giorno dovranno presentare la documentazione richiesta le famiglie degli studenti nella fascia 6-16 anni, iscritte alla primaria, medie e superiori. Ma nel loro caso, non ci sarà la rigidità imposta alla materna: gli studenti dovranno essere ammessi anche se non in regola con le vaccinazioni, perché trattandosi di scuole dell’obbligo non può essere cancellato il loro diritto allo studio. Ma le famiglie inadempienti potranno ricevere una pioggia di multe: da 100 a 500 euro per ogni vaccino mancato. (si. sa.)

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