La Nuova Sardegna

Indipendentisti in rivolta: da Grillo parole razziste

di Claudio Zoccheddu
Indipendentisti in rivolta: da Grillo parole razziste

Maninchedda, Pds: «Solo offese gratuite». Devias, Liberu: «Una schifezza» Difesa dei pentastellati: «Notizia creata per distogliere l’attenzione dalla festa»

26 settembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Per qualcuno è stata una battuta di spirito, per altri un fatto decisamente serio, per altri ancora un’uscita non degna di alcuna considerazione. L’associazione d’idee tra l’aria viziata che si respirava in un pub di Rimini – dove si festeggiava il compleanno di un paio di attivisti grilli – e la “puzza di ascelle che neanche nel Partito sardo d’azione”, che sarebbe stata pronunciata dal Beppe Grillo e che è stata riportata da un giornalista del Messaggero, continua a provocare la reazione indignata dei politici sardi.

Le repliche. Il Partito dei sardi parla attraverso l’ex assessore regionale Paolo Maninchedda: «Si tratta di una frase carpita durante una festa e ha dunque il valore che ha. Poi c’è un’altra consapevolezza: a discutere, come dice Grillo, del popolo sardo dall’attico dei benpensanti, non si paga nulla. Perché Grillo non se la prende con il capo del Mossad? O perché non prova a dire “Oh, c’è una puzza di ascelle che manco in un Commissariato della Polizia”. Lo capiamo bene perché non lo dice, perché costerebbe molto dirlo». Anche Pier Franco Devias (Liberu) risponde al leader dei 5 stelle: «L'uscita di Grillo, se confermata, sarebbe in linea col consueto razzismo antisardo e l'ironia di bassa lega che spopola in parecchi ambienti italiani. Una schifezza insomma, come schifo fa ogni episodio di razzismo, verso chiunque, sempre e comunque». Le preoccupazioni di Devias, però, sono altre: «Mi preoccupano piuttosto la parole di qualche tempo fa di Di Maio, che del M5S sarà candidato premier. Una ventina di giorni fa disse che il suo modello di riferimento politico era il governo di Rajoy. Oggi, mentre i reparti della Guardia Civil sbavano e tirano il guinzaglio, mentre le squadracce fasciste scorrazzano impunite per Barcellona scambiandosi plateali saluti romani con la polizia, se permettete, visto che questo è il suo modello, Belìn, si sente una puzza di fascismo che neanche nell'Msi».

I grillini. Chi invece difende a spada tratta il suo leader, che nei termini del Movimento 5 stelle si chiama “garante”, è il deputato grillino di Sennori. Nicola Bianchi: «In questi giorni i giornali stanno montando la polemica sulla battuta di Grillo durante la sua comparsa in un pub a Rimini. Io ero presente, si festeggiava il compleanno di alcuni colleghi e a Grillo non ho sentito dire nulla di simile!!! – sostiene Bianchi in un messaggio affidato ai social network –. La mia riflessione non ha lo scopo di difendere qualcuno ma di farvi capire come vengono create le notizie ad hoc per togliere l'attenzione dalla bellissima festa Italia5stelle e screditare tutto il Movimento 5 stelle». Tra i commentatori c’è però anche chi si produce in un’invocazione a Grillo: «Dovrebbe smentirla pubblicamente».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Stagione 2024

Turisti più attenti: è boom di prenotazioni anticipate

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative