La Nuova Sardegna

Olbia, il controllo sui voli passa a Ciampino

di Giandomenico Mele
Olbia, il controllo sui voli passa a Ciampino

Unidos, Pd e Regione all’attacco: scelta grave, danneggiata tutta l’isola. L’Enav: saremo più efficienti

27 settembre 2017
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OLBIA. Le fasi di avvicinamento degli aerei diretti verso l’aeroporto di Olbia non saranno più gestiti dalla torre di controllo del Costa Smeralda, ma dal Centro di controllo di Ciampino. Una modifica tecnica le cui conseguenze hanno aperto un dibattito intorno al futuro dello scalo di Olbia, dopo la denuncia lanciata dal deputato di Unidos, Mauro Pili. «Gli aerei che dovranno atterrare o decollare nell’aeroporto di Olbia saranno guidati nelle fasi di avvicinamento dalla torre di controllo di Ciampino – ha scritto Pili –. La decisione è stata comunicata dall’Enav, ormai privatizzata, ai sindacati e agli stessi vertici della società di gestione aeroportuale». Un allarme che sembrava delineare scenari negativi per il Costa Smeralda e l’intero piano di sviluppo aeroportuale dello scalo gallurese. Sulla questione sono intervenuti anche il senatore Silvio Lai e l’assessore regionale ai Trasporti, Carlo Careddu. Il primo ha parlato di «scelta inopportuna che produrrà conseguenze negative per il trasporto passeggeri da e per la Sardegna. Per questo ho deciso di investire la Commissione Trasporti del Senato al fine di far recedere l'Enav da questa assurda decisione». Il secondo ha annunciato «il no della Regione a una simile razionalizzazione. Come comunicato ai sindacati vogliamo capire se ci sono ricadute occupazionali. E se anche un solo aereo in meno dovesse atterrare siamo pronti a fare le barricate».

Ma i termini tecnici della questione sono stati ridimensionati in serata dall’Enav (Ente nazionale assistenza al volo), che ha voluto chiarire le novità in arrivo e ribadire che si tratta di cambiamenti che daranno maggiore efficienza allo scalo olbiese e agli altri aeroporti sardi in termini operativi e di sicurezza. «Nei maggiori aeroporti italiani la fase di volo costituita dalla rotta dell’aereo verso l’aeroporto viene già gestita dai Centri di controllo, che sono diversi dalle torri di controllo, che si occupano di un’area da terra fino a 10 chilometri intorno all’aeroporto – spiegano dagli uffici dell’Enav –. La gran parte del traffico aereo viene gestito da questi Centri che operano da remoto, attraverso degli schermi radar». Dunque la prima precisazione rispetto alla denuncia di Pili è questa: non si tratterebbe della sostituzione del lavoro della torre di controllo di Olbia con quella dell’aeroporto di Ciampino. «In Italia ci sono quattro Centri di controllo: a Ciampino, Milano, Padova e Brindisi – confermano dall’Enav -. Le rotte degli aerei verso i più grandi scali italiani, da Fiumicino a Linate e Malpensa, non vengono gestiti dalle torri di controllo ma dai Centri di controllo. Quello di Ciampino gestirà Olbia all’interno di una logica di sistema scelta dall’Enav». La notizia ha destato parecchio allarme anche per i posti di lavoro degli addetti alla torre di controllo. Da parte dell’Enav arriva la rassicurazione che non partirà nessuna lettera di licenziamento, ma non è escluso un trasferimento a Ciampino degli addetti ai lavori.

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